Erio presenta “Inesse”, la sua ultima fatica discografica ricca di contaminazioni hip hop e rhythm and blues.
“Inesse” è un disco che nasce a Londra e i suoi brani raccontano delle storie vissute da Erio nella capitale inglese. “Limerence” per esempio, pur raccontando un incontro avvenuto a Bruxelles è stata registrata a Londra da Will Rendle e anche il suo video è stato girato lì. L’etichetta Kowloon proviene dalla capitale inglese. Il brano “Kill it” era nato dal remix di un vecchio disco ma i beats hanno portato Erio a realizzare un brano originale. Il desiderio e la volontà di una collaborazione con Yakamoto Kotzuga nasce invece in seguito ai loro live sul palco del C.S. Rivolta. “Inesse” è un disco di storie brevi e frammentate. È una collezione di momenti che, anche se destinati a finire in breve tempo, continuano a vivere.
Se il precedente album “Fur El” era una dedica a una realtà esterna mai realizzata a pieno e per questo più desiderabile, “Inesse” è una dedica a tutte le realtà interiori che vivono indipendentemente dal loro svilupparsi all’esterno. È anche un inno al contrasto tra la terra di provenienza e il resto del mondo. Le grafiche seguono questa bivalenza, l’esterno è austero e oscuro mentre l’interno è pop, colorato e ricco. Ogni mondo interiore è un pianeta a sé stante. Siamo tutti alieni quando ci confrontiamo con gli altri. I tre ”Erii” in copertina anticipano questa bizzarra ricchezza interiore, rappresentando le varie entità che un individuo nasconde come tre corpi distinti. Gli sguardi dei tre sembrano invitare l’osservatore ad aprire il disco e scoprire la realtà che vi si cela.
Ascolta l’intervista a Erio.