Il cantautore Tommaso Di Giulio presenta “Lingue”, la sua ultima fatica discografica tra canzoni elettriche, psichedelia e la riscoperta della comunicazione.
Tommaso di Giulio torna sulla scena con “Lingue”, il nuovo album pubblicato il 30 aprile. È un disco che parla di bisogni, come quello di imparare a comunicare in modi diversi da quelli che conosciamo. Come se occorresse una lingua nuova per relazionarsi con una persona fondamentale della tua vita che viene colpita da una malattia che velocemente sottrae la memoria, l’autosufficienza e la percezione della realtà. “Lingue” parla di viaggi in altre terre, di persone lontane, del sesso e delle sue proprietà magiche. È un disco pieno di corpi, che si muove per opposizioni tra luce e ombra, sconfitta e resistenza, razionalità e irrazionalità, l’amore ed il suo contrario. Si tratta di dieci canzoni elettriche legate da un suono omogeneo e originale. Ci sono l’amore per la psichedelia inglese e per le tre sacre B (Bowie, Battiato e Battisti).
Tommaso Di Giulio ha scritto e duettato con Max Gazzè nel brano “Disordine d’Aprile”, incluso nell’album “Maximilian” del 2015. Di Giulio è anche autore per altri cantanti e compositore di colonne sonore. Da due anni suona dal vivo la colonna sonora da lui composta di “Dieci storie proprio così”: uno spettacolo in costante evoluzione, diventato un film prodotto da Rai Cinema, che tratta il tema della lotta alle mafie e che ha registrato il tutto esaurito nei maggiori teatri italiani.
Ascolta l’intervista a Tommaso Di Giulio.