La scuola primaria sarda insegna ai bambini l’imprenditorialità attraverso il progetto Apprendo, Imprendo e Creo Valore dell’Università di Cagliari
Giunto alla conclusione il progetto Apprendo, Imprendo e Creo Valore proposto in via sperimentale a Sanluri per l’acquisizione della competenza chiave europea “spirito di iniziativa e imprenditorialità”. Il progetto ha coinvolto 22 bambini della scuola primaria, le loro maestre e le famiglie ed è stato realizzato attraverso la collaborazione tra l’Università degli Studi di Cagliari, il CREA UniCa, centro servizi di Ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità e l’Istituto comprensivo statale di Sanluri.
Attraverso le fiabe e numerose attività laboratoriali, dice Michela Floris, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali e referente del progetto, i bambini hanno sperimentato la trasversalità del concetto legato all’imprenditorialità. Hanno ascoltato e rielaborato le fiabe proposte, riconducendole alla loro quotidianità, hanno avuto modo di operare con creatività, acquisendo, nel contempo, i primi elementi del lavoro di gruppo e della creazione di sinergia derivante dall’approccio al diversity management”.
Continua Michela Floris – attraverso la filosofia del learning through creating value for others ai bambini è stato proposto un alfabeto speciale. Dalla A alla Z, individuando 21 azioni per creare valore. Un progetto con un obiettivo complesso, svoltosi attraverso attività semplici che hanno coinvolto e divertito i bambini. Un ringraziamento speciale va alle maestre, per aver collaborato attivamente alle attività proposte, e alle famiglie, per aver continuamente espresso il proprio punto di vista e aver contribuito a migliorare l’iniziativa.
Tante le richieste che stanno pervenendo alla ricercatrice da numerosi istituti isolani per la riproposizione del progetto in altre sedi. L’auspicio – dice la ricercatrice – è che il progetto possa diffondersi su tutto il territorio regionale. Si tratterebbe di uno dei primi casi di formazione imprenditoriale ai bambini dai 5/6 ai 10/11 anni. Un piccolo seme gettato per creare una cultura imprenditoriale a partire dalla tenera età che potrebbe, in un sogno roseo, contribuire a migliorare le sorti della nostra Sardegna. Dopotutto è sui bambini che bisogna puntare. Sono loro che cambieranno la società”.