Tra pochi giorni sarà online la nuova Banca Dati Regionale degli Animali d ‘affezione, uno strumento creato dalla Regione Sardegna per combattere la piaga del randagismo e monitorare la presenza e la distribuzione nel territorio degli animali d’affezione.
Randagismo ed interventi per contrastarlo sono i temi al centro dell’iniziativa posta in essere dalla Regione Sardegna sta per mettere in campo per contrastare gli abbandoni degli animali d’affezione e tutelare quelli che hanno un padrone. La nuova Banca Dati Regionale degli Animali da Affezione ha lo scopo di prevenire il fenomeno del randagismo. Un progetto realizzato in collaborazione con i tecnici di Sardegna.it e con l’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Teramo
Pur con la scarsità di risorse la Regione Sardegna ha finanziato con fondi regionali e bandi rivolti ai Comuni e alle associazioni, le sterilizzazioni dei cani padronali e quelle dei cani da pastore e lanciato, grazie all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, una campagna per l’adozione consapevole e la microchippatura.
La banca dati sarà il punto di accesso per i Servizi online messi a disposizione dalla Regione, per gli adempimenti previsti a carico delle Amministrazioni Pubbliche e dei soggetti privati a tutela degli animali di affezione e per la prevenzione del randagismo. Nella banca dati regionale (BDR), sviluppata secondo le ultime tecnologie, saranno registrati i cani presenti sul territorio della regione, i gatti e furetti che devono essere obbligatoriamente identificati con il microchip per il rilascio del Passaporto europeo.
I dati che verranno raccolti dall’anagrafe provengono dai microchip che il Medico Veterinario applica all’animale per via sottocutanea; l’identificazione e la registrazione dei dati del microchip nella banca dati regionale, infatti, verrà fatta dai veterinari pubblici della Azienda per la tutela della salute della Sardegna (ATS) e dai veterinari libero professionisti autorizzati e accreditati al sistema della BDR.
I dati presenti in anagrafe permettono di conoscere la consistenza e la distribuzione della popolazione regionale degli animali d’affezione, in modo da predisporre interventi appropriati di prevenzione dell’abbandono, tutela sanitaria e protezione degli animali, e per monitorarne i risultati.