Cagliari prepara la rivoluzione della bicicletta. Piste ciclabili, quartieri pedonali, stazioni di bike sharing: la città punta sempre di più sulla mobilità sostenibile.
La novità sono trentadue chilometri di piste ciclabili per pedalare con la bicicletta dal centro ai comuni della città metropolitana. E tutta la Sardegna presto sarà collegata con un grande percorso di 2700 chilometri. L’automobile insomma non è più la regina della strada. Almeno non lo è nei programmi degli amministratori locali. La nuova filosofia ora si chiama mobilità sostenibile: più spazio a mezzi pubblici, pedoni e ciclisti contro il traffico generato dal trasporto privato.
A Cagliari la sfida è iniziata nel 2012 con la giunta guidata da Massimo Zedda che, dopo aver tracciato la prima striscia di vernice rossa in via Dante, ha dovuto fronteggiare polemiche di ogni tipo. Oggi in città, dati comunali, ci sono 24 chilometri di piste ciclabili che entro il 2020 diventeranno 57. In programma ci sono cinque corridoi ciclabili: tre nelle zone di Montemixi, Sant’Elia-Poetto, Terramaini, e due esterni verso Elmas e Quartu. Ci sono i nuovi collegamenti a Sant’Avendrace (5 chilometri) e una serie di azioni per favorire la mobilità lenta nel centro con limiti di velocità di 30 chilometri orari. C’è anche un nuovo servizio di bike sharing, Cabubi, con dieci stazioni e 200 abbonati. Tutto finanziato con oltre 16 milioni di euro provenienti da fondi nazionali e regionali.