I Minor Swing Quintet presentano in anteprima “Minor Mali”, il nuovo album in uscita l’8 giugno.
Lo swing, il jazz e una spruzzata di Led Zeppelin. Ecco la miscela esplosiva che si ottiene quando i Minor Swing Quintet entrano in studio. Dopo quasi sei anni di attesa la band pubblica il secondo album: Minor Mali. L’album vuole essere un motto: mai normali. Viversi le differenze come ricchezza, non come difficoltà. Ognuno dei cinque membri della band proviene da un background musicale molto diverso. In questo disco vengono rispettati tutti, per creare un suono ibrido, mai scontato e mai prevedibile. Ogni brano è collocato in parti del mondo diverse tra: Africa, Sud America, Oceania e addirittura nello spazio. Minor Mali non ha testo, non ha cantato, il suo unico intento è di far viaggiare la mente di far sentire ognuno a casa propria pur essendo in ogni luogo.
La band ha suonato sempre insieme, con pochissime sovraincisioni e limitando quasi a zero l’uso del click. Fabrizio Bosso ha raggiunto i Minor a Bologna e suonando con loro hanno inciso con appena due take: la prima è quella che si può sentire sul disco. Mbar Ndiaye è, invece, arrivato da Roma portando con se cinque tamburi tradizionali senegalesi, i sabar. Nel disco è presente un cameo del primogenito di Tommy Ruggero, Jamal: è sua la voce verso il finale di Tipitappi. Il mastering è stato affidato a Giovanni Versari ed ha avuto luogo a La Maestà Studio, a Tredozio. L’artwork e la grafica dell’album sono state curate interamente da Adriano Ruggero cercando di mantenere un filo diretto con Mapo Salato, lasciando così intendere il legame col passato senza nulla togliere alla grande linfa dei Minor Swing Quintet: il desiderio di tendere ad un costante e colorato cambiamento.
Ascolta l’intervista a Alessandro Cosentino, violinista dei Minor Swing Quintet.