storie

La via delle storie conoscenza di se’ tra narrazione e teatro

La via delle storie conoscenza di se’ tra narrazione e teatro è il  progetto finanziato dalla Fondazione di Sardegna

 

Giunge agli esiti finali LA VIA DELLE STORIE, destinatario del finanziamento Bando
“Progetto Scuola” istituito dalla Fondazione di Sardegna per l’anno scolastico 2017-2018,progetto innovativo rivolto al mondo della scuola realizzato dagli esperti de La Cernita  Teatro, che operano dal 2009 nel territorio del Sulcis-Iglesiente con azioni di promozione
ed educazione al teatro strutturati in specifici e diversi obiettivi educativi e didattici.
LA VIA DELLE STORIE si è svolto presso l’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu” (scuola
primaria e secondaria di primo grado di Sant’Anna Arresi e Teulada). L’Istituto Cossu è
partner del progetto insieme al Comune di Sant’Anna Arresi e alla stessa compagnia La
Cernita Teatro.
LA VIA DELLE STORIE, CONOSCENZA DI SE’ TRA NARRAZIONE E TEATRO
Il percorso laboratoriale ha coinvolto 14 classi tra Teulada e Sant’Anna Arresi,
proponendosi l’obiettivo di educare allanarrazione creativa, stimolando i bambini/ragazzi a
raccontare sé stessi utilizzando un linguaggio artistico espressivo per tradurre le proprie
emozioni.
Esprimersi liberamente nella fase di costruzione della propria identità significa vivere ed
esternare il proprio spazio interiore, le proprie emozioni, e contemporaneamente far
affiorare alcuni nodi conflittuali senza dover necessariamente viverne le eventuali
conseguenze spiacevoli.
Il lavoro con i linguaggi artistici, propri della metodologia didattico-teatrale, permette di
instaurare un rapporto non esplicitamente terapeutico ma che comunque mostra una
continua tensione evolutiva verso il benessere individuale, scolastico e sociale.
La produzione di storie ha poi evidenziato una serie di temi chiave all’interno dei gruppi:
amicizia, storia del gruppo, sentimenti, amore, bullismo, violenza, unione di gruppo,
dialogo, risorse alternative. Da tali materiali sono emersi gli elementi narrativi che hanno
poi portato ai “copioni” finali, tutti diversi quanti erano i gruppi all’interno di ogni classe e
questo per ogni classe che ha partecipato al progetto laboratoriale.

LA MEDIAZIONE ARTISTICA NELLA RELAZIONE

Particolarmente importante nel percorso laboratoriale è stata la presenza delle insegnanti,
figure di riferimento che bambini e ragazzi conoscono nel quotidiano e che risultano
essere elementi preziosi di continuità tra la didattica consueta e le attività extra.
Paolo Meloni, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu”:
“Il bullismo è solo la punta dell’iceberg. Oggi il vissuto quotidiano di adolescenti e
preadolescenti si consuma in una dimensione isolata, chiusa in sé. I social e
l’omologazione mediatica producono individui poco abituati a interfacciarsi concretamente,
a sperimentarsi l’un l’altro nel rapporto faccia a faccia. Nella Scuola secondaria, dove si è
lavorato per classi aperte, durante il laboratorio i ragazzi, partendo dal racconto delle
proprie emozioni (paure, desideri…), hanno creato un gruppo intimo, senza filtri sociali,
senza maschere. Hanno scoperto o perlomeno “assaggiato” la scoperta di sé e degli altri.
In alcuni casi l’espressione concreta del sé è stata quasi un coming out.
Altro elemento positivo del progetto è stata la ricaduta sul comportamento dei ragazzi e sui
loro genitori, che hanno avuto la possibilità di assistere alla rappresentazione dello
spettacolo finale, leggendolo come un copione quasi “intimo” nato dai bambini e dai
ragazzi come racconto del laboratorio. Espressione di sé, emozione e inclusione sono
insomma la chiave di lettura del percorso.”
La Cernita Teatro ha inoltre maturato un’esperienza quadriennale con il progetto “Per una
pedagogia del teatro sociale”, realizzato con il finanziamento del Comune di Sant’Anna
Arresi presso la Scuola primaria. È da tale esperienza che è nato il progetto LA VIA
DELLE STORIE, che Fabio Diana, vicesindaco di Sant’Anna Arresi, ha sostenuto sin dal
suo esordio:
“I bambini, i ragazzi e i genitori sono entusiasti del progetto, iniziato con un laboratorio
aperto e poi portato nelle scuole. Auspico che l’esperienza de LA VIA DELLE STORIE, in
virtù del grande significato che ha rivestito nell’offrire un linguaggio per l’espressione
autentica dei nostri adolescenti e preadolescenti, si estenda ad altri centri del territorio.”

L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE DI SARDEGNA

Come sottolinea la Fondazione di Sardegna “il mondo della scuola evidenzia difficoltà che
richiedono energia e impegno collettivi, capaci di invertire le tendenze negative degli ultimi
anni. (…) Hanno assunto carattere di emergenza alcuni deficit storici, tra i quali la
dispersione scolastica, che – accompagnandosi a fenomeni sociodemografici quali lo
spopolamento delle zone interne e dei piccoli centri – sta generando una realtà dalle
prospettive allarmanti.” Per contrastare tali fenomeni la Fondazione, in collaborazione con
l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, seleziona proposte progettuali di Istituti
scolastici di ogni ordine e grado della Sardegna caratterizzate da soluzioni efficaci e
sostenibili in un percorso operativo di misure concrete

About Riccardo Fanni

Laureato in Giurisprudenza, lettore appassionato, sportivo mancato e viaggiatore compulsivo. "Chi viaggia senza incontrare l'altro, non viaggia, si sposta"

Controlla anche

A Ozieri da Dicembre “Prosa, Danza e Circo Contemporaneo”

Il Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri accoglie una ricca stagione teatrale firmata CeDAC, con …