LavoRas cantieri, al via le domande: previsti 4mila posti di lavoro

Sarà pubblicata da Insar, la spa regionale e soggetto attuatore del programma LavoRas Cantieri, la manifestazione d’interesse destinata ai Comuni che per i prossimi 30 giorni (o 45 in caso di richiesta in forma associata) potranno presentare i loro progetti per accedere ai finanziamenti.

LavoRas, il piano straordinario del lavoro voluto dalla Giunta Pigliaru e approvato dalla maggioranza di centrosinistra con la Finanziaria 2018, stanzia 45,2 milioni per i cantieri di nuova attivazione. Obiettivo: creare oltre 4.000 posti di lavoro. Una volta ricevuto il progetto Insar ha 30 giorni di tempo per validarlo e mandare la bozza di convenzione ai Comuni che in 15 giorni devono firmare. A quel punto inizia la terza fase che coinvolge l’agenzia per il lavoro Aspal e i Centri per l’impiego sulle liste dei disoccupati che vengono inviate dagli enti locali. Nel comunicato sottolineano che “la tempistica è scandita su giorni solari e non lavorativi, per accelerare al massimo l’iter”.

Sono sei le tipologie di cantiere previste: ambiente, compresi i litorali e le aree umide, e dissesto idrogeologico; beni culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali. Il soggetto gestore sarà Insar, che avrà funzioni di coordinamento operativo; l’assistenza tecnica è invece affidata ad Aspal tramite i Centri per l’Impiego che hanno il compito di compilare gli elenchi dei disoccupati per i Comuni.

Il ruolo di soggetto attuatore dei cantieri è affidato ai Comuni che possono procedere con assunzioni dirette o attraverso le cooperative sociali, agricole e forestali. Un Osservatorio, composto da tre rappresentanti ciascuno per Giunta, Consiglio, Enti locali, sindacati e datoriali, verificherà il rispetto del cronoprogramma e l’efficacia di LavoRas.

La durata dei cantieri sarà di otto mesi, ai quali può seguire l‘indennità mensile di disoccupazione per altri quattro. “LavoRas – concludono dalla Regione – offre un’occasione a tutte le tipologie di disoccupati: ai più giovani e a quelli avanti con gli anni, alle donne, a chi non ha professionalità specifiche e ai laureati, a chi non ha mai avuto un’occupazione e a coloro che invece sono fuoriusciti dal mercato del lavoro”.

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