A Nuragus importatori, ristoratori, distributori e giornalisti da Russia, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia per conoscere i vini della Agricola Soi per i mercati dell’est.
Incoming tour organizzato da Confartigianato Sardegna. Mameli (Coordinatore progetto): Alta qualità piccole produzioni e tanta preparazione: così si conquistano i mercati dell’est. Se anche a Mosca, San Pietroburgo, Baku, Minsk e Almaty berranno i vini di Nuragus lo sapremo solo fra qualche settimana. Di certo c’è che 10 importatori, ristoratori, distributori e giornalisti, provenienti da Russia, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia hanno potuto conoscere le produzioni vinicole della “Cantina Agricola Soi”, durante il “wine incoming tour” organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna nel progetto “StoreSardinia”, finanziato dall’Assessorato Regionale dell’Industria a valere sul POR FESR Sardegna 2014-2020, e realizzato dall’Associazione Artigiana, con la collaborazione tecnica di Deloitte, con il suo esperto in internazionalizzazione e mercati esteri, Marcello Romano, e BegApps.
La delegazione proveniente dai Paesi Euroasiatici, è stata ricevuta nel centro della Marmilla-Sarcidano da Stefano Soi, titolare della Cantina.
Subito dopo aver visitato le vigne e gli impianti dell’azienda, la delegazione ha ricevuto informazioni su prezzi e quantità prodotte. Durante le degustazioni, i compratori sono stati rapiti dagli aromi delle produzioni e dai quattro ettari di vigna posti su terreni ricchi di scheletro, formato da pietrame e arenarie. Come sottolineato da Stefano Soi, “i tre vini della Cantina, infatti, sono il frutto del lavoro di una squadra di professionisti, agronomi, enologi che in un anno produce circa 12mila bottiglie di prezioso nettare”.
Particolare interesse hanno suscitato il Soi, un Cannonau di Sardegna vinificato solo in acciaio e il “Lun”, l’Igt ottenuto da assemblaggio delle altre varietà presenti in azienda e, ultimo nato, il “Lillò” un rosso passito da uve cannonau frutto della vigna più vecchia, impiantata su terreni sabbiosi e ricchi di ciottolame di fiume.
“Anche il vitivinicolo, cosi come l’agroalimentare, è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – ha commentato Stefano Mameli, Coordinatore del Progetto – quello del vino, infatti, è un comparto in cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteri”. “Per gli imprenditori – continua Mameli – gli incoming tour che abbiamo organizzato in queste settimane sono fondamentali per sfruttare le occasioni d’internazionalizzazione. Iniziative di questo genere, infatti, possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati, come quelli dell’Est. A condizione che, nonostante le piccole produzioni, la qualità e la preparazione delle aziende siano molto alte”.