Elaborata una nuova tecnica per individuare il tipo di anemia in maniera rapida e precisa, e scegliere la terapia più adatta
Passi avanti nella ricerca sulle anemie e la loro diagnosi. È stata scoperta una nuova metodologia, basata su parametri ottici, per l’identificazione e la caratterizzazione di globuli rossi malati, aventi una morfologia simile a quelli sani. La tecnica apre a nuovi metodi diagnostici per tanti tipi di anemia, condizione nella quale risultano alterazioni nel numero, nella produzione e nel metabolismo dei globuli rossi.
Lo studio, messo a punto da un team di ricerca dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), in collaborazione con il centro di ricerca e biotecnologie avanzate Ceinge, è stato pubblicato su Acs Analytical Chemistry. Per individuare i globuli rossi malati è stata sfruttata la capacità dei globuli stessi di funzionare come lenti di ingrandimento: “Tramite la tecnologia laser e sfruttando la capacità dei globuli rossi di comportarsi come microscopiche lenti dotate di particolari proprietà di ingrandimento – spiega Pietro Ferraro, direttore dell’Istituto Cnr-Isasi – è possibile stilare un pannello di marcatori ottici per poter identificare ciascun globulo rosso e quindi risalire alle diverse forme di anemia”.
Tramite l’analisi dei punti focali, applicata a centinaia di cellule disposte come una schiera di microlenti, gli scienziati sono riusciti perciò a discernere tra globuli rossi sani e malati. Partendo da questa scoperta, sono stati identificati e isolati i tipi più diffusi di anemia, come la sideropenica o la talassemia. Il team di ricercatori, dalla natura interdisciplinare, è composto da biotecnologi, fisici, ingegneri e medici.
Da oggi, grazie al nuovo strumento diagnostico, sarà possibile fornire ai medici un test più affidabile e veloce, che andrà ad integrare i consolidati esami di laboratorio per la diagnosi delle anemie.