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Abbiamo incontrato e intervistato Bianco, ospite per il Waves Festival all’Exmà di Cagliari
Alberto Bianco, in arte Bianco, calca il palco del Waves Festival, in occasione del consueto appuntamento serale del giovedì.
Bianchissimo, di nome e di fatto, per via della schiaritura ai capelli, e disteso, l’artista, originario di Moncalieri, racconta ai microfoni di Unica Radio del suo ultimo album, Quattro; ripercorre gli anni che hanno segnato l’inizio della sua carriera: dall’adolescenziale nome d’arte Mr Detox, alla vecchia scuola dei cantanti torinesi che lo hanno ispirato –Subsonica, Linea 77, Africa Unite-.
Il primo approccio con la musica arriva molto presto, da bambino, cercando semplici arrangiamenti con la chitarra, dopo aver imparato i primi accordi. Ma l’esigenza di dire qualcosa la avvertirà più tardi, verso i venticinque-ventisei anni.
Da quel momento in poi sarà tutto uno sperimentare, creare e intraprendere nuove strade. Nascerà il primo album Nostalgina e le tante e importanti collaborazioni che lo porteranno ad abbracciare non solo il pubblico della provincia piemontese che gli ha dato i natali ma anche quello della città eterna.
A Roma, Niccolò Fabi e Max Gazzè lo scelgono per aprire i loro concerti. Dall’esperienza romana che amplia i suoi orizzonti, dalla sua nuova inclinazione di produttore artistico di Levante, amica e collega, nascono i brani del nuovo disco Quattro.
Sembra un po’ l’album della maturità, il quarto lavoro di Bianco, in cui l’amicizia la fa da padrona e fuoriesce un’indagine su di sé e sulla necessità delle relazioni interpersonali lette attraverso la lente del tempo, che passa e dello spazio, che cambia.
ASCOLTA L’INTERVISTA A BIANCO