Siamo prima della conquista aragonese alla Cagliari Pisana. L’aria nel mediterraneo nel 1300 è diventata molto, molto pesante. La repubblica di Pisa e il regno d’Aragona, si affrontano sul mare e sulla terraferma. Spie, mercenari prezzolati si affrontano in duelli e imboscate all’ultimo sangue. Nelle strette vie di Villanova, si aggira nel cuore della notte, un’ombra sospettosa, è Don Aragall, un cavaliere iberico, mandato in segreto dai reali d’Aragona, a Cagliari, è accolto dai frati della chiesa di Sant’Anna-San Domenico. Con il favore delle tenebre, era sbarcato nottetempo sulla spiaggia di Bagnaria, poi rifocillato da dei santi uomini a Bonaria, e attraverso una galleria sotterranea della chiesa di San Saturno aveva percorso un budello buio e oscuro, solamente rischiarato da una torcia . Dopo vari chilometri nel sottosuolo con la fiamma tremolante, sbuco prima a San Domenico poi nella chiesetta di San Cesello.
Adiacente alla chiesetta, la Porta Cavagna, faceva bella mostra di se, robusta e poderosa, affinché i nemici dei Pisani, non potessero distruggerla. Poi, Porta Cavagna, venne inserita di uno stemma con dei Leoni rampanti dei Carroz-Centelles. I loro possessi feudali arrivano fino al Castello di San Michele
a missione segreta da eseguire era quella di fare una mappa della Cagliari del sottosuolo ma anche di quella sovrastante: di li a poco, ci sarebbe stata la conquista del Castello di Cagliari. Fu un assedio truculento, gli iberici, investiti da sacro furore Cristiano, in quanto investiti da Papa Bonifacio viii, che riconosceva la Sardegna al regno d’Aragona. Fu una guerra terribile cruenta, gli aragonesi , schierarono dei corpi speciali ovvero una moderna S.W.A.T., americana.
Si racconta che, quella galleria fosse in realtà, l’antico acquedotto romano poi dimenticato dai più, ma ancora utilizzato dalle pie’ donne timorate al primo segno di pericolo. Don Aragall, riunii i suoi fidi soldati, travestiti da ortolani e li sguinzaglio per le strade dei rioni , per conoscere le difese dei Pisani. in una casa ubicata in quello che oggi, viene chiamata Via Ozieri, si ipotizza che potrebbe essere il numero civico 7, travestiti da ortolani e li sguinzaglio per le strade dei rioni, per conoscere le mosse di difesa strategica dei Pisani.
Un’associazione, che si ispira alla memoria storica aragonese presieduta dal presidente Costantino Mazzanobile D’Aragona, dichiara: “sono soddisfatto degli studi e ricerche fatti in collaborazione con un blasonato istituto Araldis e ‘ la collaborazione con un noto storico spagnolo, si ipotizza concretamente la riscoperta del luogo, dove Aragall, sostò. Il sodalizio culturale, prossimamente organizza una passeggiata alla riscoperta delle orme Aragonesi al Castello, di Cagliari, per conoscere il triste epitaffio della “lapide dell’infamia” ubicata sulla facciata di un palazzo di via Canelles, tra le persone inquisite anche la nobile Donna Francesca Zatrillas.