Torna alla fine di luglio il festival della letteratura della Sardegna Sulla terra leggeri, organizzato dall’associazione culturale Camera a sud insieme alla società cooperativa Le Ragazze Terribili per la direzione artistica di Flavio e Paola Soriga, con Geppi Cucciari
Torna alla fine di luglio il festival della letteratura della Sardegna Sulla terra leggeri, organizzato dall’associazione culturale Camera a sud insieme alla società cooperativa Le Ragazze Terribili per la direzione artistica di Flavio e Paola Soriga, con Geppi Cucciari.
Isole – il mare che separa, il mare che unisce è il tema di questa undicesima edizione, in programma nel centro storico di Sassari da giovedì 26 a domenica 29 luglio, con tre anteprime a Uta (giovedì 19), Siliqua (venerdì 20) e La Maddalena (lunedì 23).
Il tema – Incontri, dibattiti, libri, letture, autrici e autori per un racconto corale sul concetto di insularità e sulle storie che muove: storie di solitudini e silenzi, ma anche di miscugli e scambi, viaggi e viaggiatori. «Dimenticavamo la distanza fra le stelle e comprendevamo d’essere al centro di un mare che si faceva di giorno in giorno più popolato. Non potevamo
fermare il ciclo dell’uomo, nessuno può fermarlo. Dovevamo incontrare gli altri uomini, per crescere. L’incontro ha un costo, pagarlo è inevitabile».
Così scriveva Sergio Atzeni, a proposito della Sardegna di un tempo lontano. Il mare allontana, il mare avvicina. Le genti passano, si fermano, commerciano, conquistano, occupano, costruiscono, smontano, o chiedono, pregano, piangono. Si mischiano, si incontrano, nei porti e nelle campagne, nei paesi e nelle città, e poi di nuovo la solitudine, nell’isola, la quiete, e poi di nuovo daccapo, nei secoli.
Anche quest’anno Sulla terra leggeri fa una tappa a Uta: nel cortile dell’Antica Casa Orrù, grazie all’accoglienza di Germano Orrù e della Consulta delle donne, il regista Gianfranco Cabiddu racconta Faber in Sardegna, il film documentario che suggerisce uno sguardo inedito sulla vita di Fabrizio De André. Attraverso rare immagini d’archivio, fotografie e spezzoni di filmati familiari, testimonianze private e intime, il lavoro di Cabiddu racconta la scelta di De André di essere isolano, gli anni trascorsi nella nostra terra assieme alla compagna Dori Ghezzi, e mostra l’ultimo indimenticabile concerto ripreso dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma nel febbraio 1998, meno di un anno prima della sua scomparsa. Gianfranco Cabiddu, cagliaritano che vive a Roma, città in cui insegna Regia alla Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia, è autore di molti documentari (tra cui Cagliari, S’Ardia, Efis, martiri gloriosu, Jazz Time in Berchidda , Montevecchio, Il sapere delle Mani) e molti film, tra cui Disamistade, Sonos ’e Memoria, Il figlio di Bakunin, tratto dall’omonimo romanzo di Sergio Atzeni e prodotto da Giuseppe Tornatore e il recente La stoffa dei sogni, girato all’Asinara, che ha ricevuto molti premi fra cui il David per la sceneggiatura. Nel 2018 Cabiddu ha esordito nell’Opera Lirica curando la regia di Sancta Susanna di Hindemith e Cavalleria rusticana di Mascagni per il Teatro Lirico di Cagliari.
Per la prima volta Sulla terra leggeri arriva in un altro paese del Campidano: Siliqua, grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Culturale Archivio Distratto.
Nel cortile di Casa Argiolas si inizia con un incontro dedicato ai più piccoli: Riccardo Atzeni, illustratore e animatore 2D, terrà un laboratorio dal titolo: Tutti sull’Isola. Quante cose si possono trovare su un’isola, e chissà chi ci vive? In questo laboratorio bambine e bambini dovranno darsi da fare con fogli e pennarelli per immaginarsi tutte le isole possibili, che siano in mezzo al mare o nello spazio profondo.
Dai quattro agli otto anni (più o meno).
Alle 21 Paola Soriga incontra Giulio Beranek, giovane attore italiano (lo abbiamo visto al cinema in molti film, tra cui Il racconto dei racconti – Tale of Tales, Una questione privata e in tv in Tutto può succedere, Distretto di polizia 11, Il Cacciatore), che ha esordito lo scorso marzo nei panni di scrittore con il romanzo Il figlio delle rane (Bompiani, 2018), scritto insieme a Marco Pellegrino. Un romanzo fiabesco a metà strada tra il racconto di viaggio e l’autobiografia, in cui Beranek racconta la sua infanzia vagabonda al seguito di una famiglia di giostrai pugliesi.
«La letteratura ha usato le isole come formicai, le ha trasformate in necessari strumenti di indagine, ci ha messo dentro gli esseri umani e li ha costretti a vivere in una condizione a volte estrema, spesso violenta, altre irenica, sempre diversa da quella che si potrebbe trovare nella sterminata distesa di un continente. E lì ha prosperato.» Piero Dorfles.
Sulla terra leggeri è onorato di ospitare, nell’appuntamento a partire dalle 22, una breve lezione popolare sulle isole nella letteratura tenuta da Piero Dorfles, volto storico della letteratura in Tv, noto al grande pubblico come il “Professore” di Per un pugno di libri.
A chiudere la seconda anteprima campidanese sarà il collettivo Scrittori da palco che, accompagnato dalla musica degli Rtp, porta in scena con il reading della buonanotte. Una serata di musica e racconti ironici e autoironici sulla Sardegna di oggi, con leggerezza.
Sulla terra leggeri sarà a La Maddalena lunedì 23 luglio per la terza e ultima anteprima del 218, e dal 26 al 29 luglio a Sassari, per le quattro, intense giornate di questa edizione del festival. Clicca qui per il programma completo.