Abbiamo incontrato e intervistato i musicisti Antonello Salis e Sandro Satta, protagonisti del progetto Identità Nuragiche, organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz
Nella suggestiva cornice del complesso di Romanzesu a Bitti per Identità Nuragiche è avvenuto l’incontro tra il fisarmonicista Antonello Salis e il sassofonista Sandro Satta, due tra i musicisti sardi più rilevanti nella storia musicale isolana, il cui solido e collaudato sodalizio musicale dura da più di trent’anni. Figura di primo piano nel panorama jazzistico europeo e da decenni punta di diamante del jazz italiano (è stato uno dei membri dei Cadmo, tra i gruppi più originali degli anni settanta, in grado di miscelare progressive, rock, free jazz e musica tradizionale sarda), Antonello Salis è un assoluto innovatore e improvvisatore alla costante ricerca di nuove sonorità e accostamenti cromatici. Al suo attivo vanta collaborazioni con alcuni tra i musicisti più importanti della scena internazionale tra i quali Lester Bowie, Don Cherry, Don Pullen, Pat Metheny, Nana Vasconcelos, Han Bennink, Enrico Rava, Stefano Bollani e Paolo Fresu. Sandro Satta è un musicista solido e creativo, lirico e dal grande fraseggio, che fa dell’improvvisazione la sua caratteristica predominante, spingendosi sovente a suonare un jazz d’avanguardia e di ricerca. Tra le svariate collaborazioni, vanta quelle con Don Cherry, Don Moye, Lester Bowie, Don Pullen, Billy Cobham e Gary Bartz, tra gli altri.
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