Iaia Forte approda, sabato 18 agosto, alle 22, al Menhir Museumdi Laconi con il suo Odissea Penelope, per il NurArcheofestival, la rassegna teatrale firmata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri
Lo spettacolo rappresentato dall’attrice Iaia Forte ha una portata affabulatoria che si radica nell’impegno civile. L’attrice napoletana diventa così interprete di tutte le istanze del mondo femminile, alternando momenti di riflessione, ironia e drammaticità. Penelope, pensando alle vicende di Troia baluardo dell’Asia minore, non può non riflettere su un conflitto etnico di scottante attualità come quello tra Oriente e Occidente. “Odissea Penelope” rivendica il diritto della donna ad affermare un’identità personale che non può essere decisa a priori da nessun sistema culturale, seppure fondato su una tradizione millenaria. Penelope, in questa nuova visione che va al di là di Omero, pur rimanendo una donna che ama Ulisse, l’eroe del mito, discute con lucidità tutti gli aspetti oscuri del celebre inventore del cavallo di Troia. Ascrive a se stessa il diritto di poter parlare degli orrori della guerra, che non risparmiano nemmeno i bambini, come testimonia la morte orrenda del piccolo Astianatte ad opera dello stesso Ulisse, che ne decide l’infausta sorte scaraventandolo giù dalle mura di Ilio. La guerra non è più dunque cosa da uomini ma viene rivelata in tutta la sua stupidità e inutilità dalla denuncia civile di Penelope, che si rende consapevole di aver sposato un assassino inventore di ordigni di morte. Il rapporto con la contemporaneità è bruciante e immediato: il cavallo di legno non è dissimile infatti dalle tante invenzioni disumane che hanno invece dilaniato bambini di tutto il mondo. La drammaturgia si snoda quindi tra diversi motivi: la solitudine della donna che deve gestire un mondo che non conta di fronte al potere sociale, politico, economico, di una società fondata dagli e sugli uomini; la violenza e la sopraffazione che le parti sociali più deboli sono costrette a subire; la memoria, che in questo caso Penelope è costretta suo malgrado a tramandare perché nessuno possa dimenticare.
Alle 21.30 la visita guidata al Museo (info: 0782 693238 – info@menhirmuseum.it).
Sempre il 18 agosto, alle 22,al Nuraghe Camboni di Perdaxius va di nuovo in scena La terra degli uomini toro, di e con Marco Taddei ed Erika Sambiase. Ricco il programma collaterale: alle 18 il battesimo della sella; alle 18.30 la visita guidata al Nuraghe Camboni; dalle 18 alle 20, su prenotazione, per i più esperti una passeggiata a cavallo nel circondario, a cura dell’associazione La Casa del Sorriso; alle 20.30 cena su prenotazione (info: tel. 342 1639514).
E ancora il 18, alle 20, Perseverare Humanum est, di e con Matteo Belli, verrà riproposto a Villagrande Strisaili, nell’area archeologica S’Arcu e is Forros (alle 21.30 la visita guidata a cura della coop. Irei).