Proseguono gli appuntamenti tra Dorgali e Bitti del cammino di “Identità Nuragiche”, progetto organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz il cui articolato programma prevede concerti, spettacoli e laboratori sviluppati con l’obiettivo di valorizzare i siti nuragici Serra Orrios, nell’altopiano del Gollei e il complesso diRomanzesu, luoghi che faranno da scenario alle attività proposte.
Il progetto vivrà la sua coda finale con gli appuntamenti previsti nei giorni 1, 2, 3, 7 e 8 settembre traBitti e Dorgali con lo spettacolo Shardana a cura di Theandric Teatro Nonviolento. La regia di Maria Virginia Siriu è affiancata da una partitura musicale sperimentale a cura di Gavino Murgia.
Nella ricerca estetica di Theandric e in quella musicale di Murgia l’innovazione prende vita dalle radici e dalla tradizione della Sardegna, nel comune intento di proiettare l’identità sarda nel futuro. Sono animate dallo stesso fuoco. Grazie a questa sinergia, il partecipante viene indotto in una condizione di ascolto, ampliando la sua percezione e esaltando il momento esperenziale. E’ uno spettacolo modulare che prevede l’utilizzo delle tecniche del teatro sensoriali e un’immersione nella fisicità degli spazi visitati.
Lo scopo è quello di consentire una conoscenza più approfondita della cultura nuragica con la ricostruzione dei riti e della vita quotidiana degli abitanti dei siti archeologici di Romanzesu e Serra Orrios. Shardana si interroga sul senso della storia e dell’umanità legata alle molteplici identità, definite e ridefinite, dei popoli nuragici che si sono succeduti nei territori di Bitti e Dorgali. Si tratta di un evento interattivo straordinario per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico-archeologico in maniera innovativa, coinvolgendo il visitatore da mero spettatore a partecipante attivo. Tutto questo avviene attraverso azioni rituali e narrazioni e il pubblico prende parte a riti ancestrali legati agli elementi primordiali (acqua, fuoco, aria e terra) sotto la guida di tre attori-officianti, contribuendo in prima persona a far rivivere le costruzioni di pietra, i santuari e i villaggi nuragici.
L’esperienza estetica si sostanzia nella manipolazione dei reperti archeologici: lanterne nuragiche, bronzetti, ceramiche. I nuragici rivivono in scena grazie agli officianti-attori che indossano gli abiti dell’epoca, da quello quotidiano alle armature dei guerrieri, basati sulle ricostruzioni, a opera dell’Associazione Tzur, dei disegni di Angela Demontis, curatrice della mostra “Il popolo di bronzo”. I riferimenti storici e archeologici vengono offerti al partecipante in un equilibrio di poesia e introspezione, facendo di Shardana un percorso di indutainment. Le tappe di Shardana sono previste per i giorni 1, 2 e 3 settembre alle 11.30 e alle 19.30 presso il complesso di Romanzesu a Bitti e nei giorni del 7 e 8 settembre alle 11.30 e alle 19.30 presso il sito diSerra Orrios a Dorgali.