Giovedì 6 settembre negli spazi espositvi del CarteC, in occasione del finissage della mostra Space Memory, spazio alle performance e all’interazione con le istallazioni in due turni, alle 18 (turno A) e alle 19 (turno B).
Space Memory è unprogetto corollario alla mostra ’68 – MATERIALI PER UN MUSEO PROGRESSIVO in corso al Palazzo di Città e nella Sala Ugo al primo piano della Galleria Comunale d’Arte, parte delle iniziative del Festival CagliariPaesaggio dell’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione di Sardegna.
Si tratta di un’installazione sonora interattiva, prodotta da Spaziomusica e curata dal compositore Fabrizio Casti che si ispira alle opere della Collezione Contemporanea dei Musei Civici, “trasformandole” in dispositivi sonori.
Così, la struttura vibrante di Fleximofono (1967) di Piero Fogliati si anima di sonorità al tocco, gli elementi ritmici di Ambiente cronostatico circolare (1970-75) di Davide Boriani e Gabriele De Vecchi diventano elementi per la costruzione musicale, la struttura a corde di Senza titolo (1974) di Gaetano Pinna diventa strumento sonoro. Infine, Spazio elastico (1965-67) di Gianni Colombo sonorizza liberamente gli elementi visivi e sonori delle corde mescolando in un “Tutti” finale i suoni generati dalle persone presenti.
La performance multimediale si avvale di dispositivi sonori controllati da Emanuele Balia, Stefano Cocco, Andrea Deidda e Sandro Mungianu che dialogano con i video di Roberto Zanata e sono attivati dal movimento dei danzatori Ornella D’Agostino e Mattia Campagnola e accompagnati dai suoni strumentali del clarinetto di Sandro Mungianu e il flauto di Alessandra Seggi.
Le performance, alle ore 18 e 19, prevede l’interazione del pubblico chiamato a diventare parte di un unico grande happening.
Space Memory – MATERIALI SONORI PER UN MUSEO PROGRESSIVO