L’Asarp difende i diritti degli ospiti del Centro di Accoglienza della Solidarietà: “Metodi autoritari contro i poveri e le persone fragili”
L’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica si mobilita a difesa dei diritti degli ospiti del Centro di Accoglienza Comunale della Solidarietà di via Sant’Ignazio 88 a Cagliari. Dopo aver letto sulla stampa quanto accaduto nel Centro di Accoglienza sabato notte alle 24.30, l’associazione ha incontrato nella giornata di oggi alcuni ospiti del Centro che vivono la condizione della sofferenza mentale, e che hanno riferito la drammatica vicenda della notte di sabato in cui mentre dormivano, sono stati svegliati da vigili urbani per notificare, a ciascuno di loro, una lettera che intima l’abbandono dell’immobile.
La presidente dell’Asarp Gisella Trincas esprime indignazione per le modalità con cui è stata notificata la lettera agli ospiti del Centro: “metodi autoritari più consoni a soggetti criminali e non a persone fragili che vivono esperienze di sofferenza e tra di loro anche persone con gravi problemi di salute che chiedevano da tempo di avere una casa e il sostegno necessario”.
Dai racconti delle persone incontrate oggi dall’associazione, è emerso che almeno una settantina di ospiti dovrebbero lasciare lo stabile entro il 28 settembre (tra pochi giorni). Queste persone lamentano il fatto che non sia stato formulato, da parte dei servizi sociali alcun progetto personalizzato, ma semmai, l’indicazione di trasferimento in luoghi individuati dai servizi sociali, non graditi dagli stessi ospiti e alcuni di questi ritenuti dall’associazione ASARP non dignitosi. Sembrerebbe inoltre che, tale sistemazione alternativa, avrebbe la durata di soli tre mesi senza, quindi, una prospettiva futura di accoglienza personalizzata.
La presidente Trincas in una lettera indirizzata al Sindaco di Cagliari Massimo Zedda chiede di conoscere: “Quali sono le alternative realmente personalizzate che sono state proposte a tutti gli ospiti del Centro di Accoglienza e cosa si intende fare dello stabile dopo i lavori di manutenzione, compreso il servizio mensa istituito presso lo stesso Centro”.
“Il Centro di Accoglienza” – conclude la lettera indirizzata dall’Asarp al Sindaco – “ha svolto una fondamentale funzione sociale. È rispettoso della libertà della persona, pur in difficoltà. Ha sviluppato un clima di accoglienza umana e di solidarietà tra le persone che utilizzano sia la mensa che il dormitorio. Mantiene quella caratteristica di libertà nella scelta del luogo dove vivere, auspicata e sollecitata dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e fragilità sociale. Si tratta, inoltre, dell’unica esperienza di questo tipo e di tale importanza, nella Città di Cagliari”. La presidente Gisella Trincas dando disponibilità dell’ufficio legale dell’Asarp alla tutela dei diritti e degli interessi delle persone “sfrattate” dal Centro si domanda: “Chi si occuperà dei poveri della città di Cagliari?”.