Le Ereditiere di Marcelo Martinessi, con Ana Brun, Margarita Irún, Ana Ivanova.
Dopo essere stato presentato al 68° Festival internazionale di Berlino e premiato con l’Orso d’Argento per la Miglior Attrice (Ana Brun), il premio Alfred Bauer e con il premio Fipresci della critica internazionale, il film Le Eriditiere arriverà nelle sale italiane dal 18 ottobre con Lucky Red.
Asuncion, Paraguay, Chela e Chiquita, entrambe discendenti da famiglie agiate, convivono da oltre trent’anni. Dopo un tracollo finanziario, sono costrette a vendere un po’ alla volta i beni ereditati. Quando Chiquita viene arrestata con un’accusa di frode, Chela è costretta ad affrontare una nuova realtà.
Come a volte accade al cinema di qualità si presentano due piani di lettura. Quello che emerge come primario per uno spettatore che non conosca la storia sociopolitica del Paraguay fa riferimento alla convivenza di due persone dello stesso sesso la cui relazione si presenta come ormai usurata sia dalla consuetudine che dalle condizioni di progressivo degrado socioeconomico.
Avendo ripreso a guidare, si improvvisa tassista per un gruppetto di anziane signore benestanti. Nel corso di questa sua nuova vita, Chela incontra Angy, molto più giovane di lei, con cui stabilisce un rapporto molto speciale. Inizia così la sua personalissima e intima rivoluzione…
Tra Chela e Chiquita è ormai sopravvissuto solo uno stanco affetto che fa sì che la più attiva delle due, Chiquita, cerchi come può di sollevare l’altra da uno stato di abulia che ne pervade l’esistenza. Affidato a due interpreti disposte a mettersi in gioco ottenendo ottimi risultati il mènage si incrina quando Chela è costretta dagli eventi a fare da sola ritrovando quella vitalità e anche quel desiderio che sembravano essersi spanti per sempre. Mentre inizia il suo processo di ricostruzione interiore, per una sorta di contrappasso, la casa in cui è nata si svuota progressivamente di suppellettili lasciandola sola, in compagnia di una badante che non sa leggere.