Uecoop, il fenomeno migratorio impone progetti di integrazione per le famiglie
La scuola italiana è sempre più multietnica. Nelle scuole primarie italiane 1 alunno su 10 è straniero per un totale di oltre 302mila ragazzi con una crescita del 38,8% negli ultimi dieci anni. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Miur. Il fenomeno migratorio impone un’efficace gestione delle politiche di integrazione con progetti che partano dalla scuola ma che arrivino anche alle famiglie in modo da facilitare un vero e costruttivo inserimento con diritti e doveri nella società italiana.
Un’integrazione che parte dalla conoscenza della lingua e della cultura italiana. In particolare secondo il Miur, i tassi di scolarità degli studenti cittadinanza non italiana sono vicini a quelli degli italiani sia nella fascia di età 6-13 anni, sia nella fascia 14-16 anni. La scuola è una delle sfide principali per una reale integrazione degli immigrati in un percorso didattico e di sostegno che in Italia. La popolazione immigrata è generalmente più giovane e quindi anche più feconda. Basti osservare che tra gli italiani gli ultra 65 enni sono ormai 1 ogni 4 residenti, tra gli stranieri, invece, che per il 37.6% hanno meno di 30 anni, sono solo 1 ogni 25.
Tuttavia i ricercatori rilevano che anche tra gli stranieri le nascite sono in progressivo calo. Attualmente gli alunni stranieri non bilanciano più la perdita in atto e il numero complessivo di iscritti è calato in un solo anno di 85 mila unità. Più della metà degli alunni stranieri (56.6%) frequenta la scuola dell’infanzia e quella primaria. Mentre meno di un quarto frequenta le scuole superiori dove rappresentano solo il 7.1% di tutti gli studenti. Sebbene tra loro siano rappresentate 190 nazionalità, si tratta, per oltre la metà dei casi, di giovani romeni (158 mila), albanesi (112 mila), marocchini (102 mila) e cinesi (49.500).
D’altra parte, le regioni in cui è più alta la loro incidenza nelle scuole sono nell’ordine: Emilia Romagna (15.8%), Lombardia (14.7%), Umbria (13.8%), Toscana (13.4%) e Piemonte (13%). Dando un’occhiata ai numeri che riguardano la regione Emilia Romagna si evince che per ogni cinque studenti italiani, uno è straniero. In provincia di Rimini il dato è leggermente inferiore. Gli studenti con cittadinanza straniera sono, infatti, 6.394 pari al 13.1% del totale. Da sottolineare, però, che oltre la metà, sono non italiani, ma nati in Italia.