piazza del carmine

Manifestazione in difesa della sanità pubblica

Più ospedali, meno spese militari. Appuntamento giovedì 25 ottobre a Cagliari in Piazza del Carmine alle ore 10 a favore della sanità pubblica.

L’assemblea generale sarda contro l’occupazione militare della Sardegna “A Foras” aderisce e invita alla partecipazione in massa della cittadinanza alla manifestazione in difesa della sanità pubblica prevista per giovedi 25 ottobre a Cagliari.E’ da tempo che in Sardegna siamo di fronte alla sistematica demolizione dei diritti fondamentali dei cittadini, da parte dello stato e della regione, nell’ottica di politiche economiche che vedono una costante diminuzione della spesa per i servizi di vitale importanza come una sanità pubblica, funzionante ed accessibile per tutti e tutte. Dal governo Monti al cd governo “Gialloverde” (passando da Renzi, Gentiloni e co.) la direzione è sempre la stessa: razionalizzazione e tagli

Nel verso opposto, invece, prosegue inesorabile da parte dei governi italiani l’aumento spropositato delle spese per il comparto militare con un conseguente aumento dell’importanza e dell’impatto che questo ha sulla nostra isola (dalla conferma per l’acquisto degli f35 alla nuova missione in Niger). E’ chiaro quindi che il settore bellico in Italia non necessita di razionalizzazioni e tagli, tutt’altro, le casse dello stato sono sempre piene e disponibili ad alimentare la guerra e la distruzione, dai poligoni in Sardegna ai teatri di conflitto internazionale.

Razionalizzare la spesa per la sanità pubblica ha significato una diminuzione sensibile della qualità e quantità dei servizi erogati, alzando i ticket sanitari e dunque togliendo la possibilità ad una fetta sempre più ampia della popolazione sarda il DIRITTO A RICEVERE CURE ADEGUATE E GRATUITE; la riforma della sanità voluta dalla giunta Pigliaru si colloca esattamente in questo senso, andando ad assestare il colpo finale al già martoriato comparto sanitario pubblico in Sardegna, in favore della privatizzazione, prospettando il ridimensionamento drastico o addirittura la chiusura di poli ospedalieri nelle aree meno densamente popolate, costringendo gli abitanti a doversi spostare di diversi km per poter usufruire anche delle minime prestazioni sanitarie.

In una terra, la nostra, in cui la mobilità interna è un fattore di grande incisività sul perpetrarsi della condizione di sottosviluppo, questo processo rischia di aggravare ancor più il solco fra le grandi aree urbane e le zone in progressivo spopolamento, mentre aumentano gli incentivi alle opere private come il Mater Olbia, in mano a soggetti internazionali i cui fini speculativi sono chiari e contrastanti allo sviluppo endogeno e sano della Sardegna.

Per questo A Foras si impegna a promuovere e sostenere la lotta per la difesa della sanità pubblica dell’isola, contro chiusure, razionalizzazioni e privatizzazioni speculative.

Siamo stanchi di subire in silenzio l’ennesimo sopruso contro un diritto fondamentale come quello alla sopravvivenza e alla salute.

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