Università, aziende e start up a confronto a Sardara per creare progetti da modellare sulle esigenze degli imprenditori. Intanto, iscrizioni aperte alla sesta edizione del CLab
PROSEGUE FINO A DOMENICA 28 OTTOBRE, al Sardegna termale hotel e Spa – località Santa Maria Acquas, km 55 ss 131, Sardara – la prima edizione del Contamination Boot Camp organizzato dal Crea (Centri servizi innovazione e imprenditorialità) dell’Università di Cagliari. I lavori sono stati aperti ieri, giovedì 25, da Maria Chiara di Guardo, pro rettore per l’Innovazione e direttore del Crea. Alla cerimonia di chiusura parteciperà anche il rettore Maria del Zompo e i vertici di Banca Intesa, partner dell’iniziativa.
STRATEGIE, SOSTENIBILITA’, APPROCCIO INNOVATIVO. All’incontro stanno interagendo – con tavoli di lavoro congiunti e trasversali alle discipline – quattordici ricercatori dell’ateneo di Cagliari, sette manager di altrettante aziende regionali, sette fondatori di start up maturate al ContaminationLab di UniCa. “Il Contamination Boot Camp è un progetto sperimentale di eccellenza teso a valorizzare competenze trasversali con le aziende anche grazie alle energie, ai diversi punti di vista e alla rapidità delle start up forgiate nel CLab. Abbiamo unito le best practices, ovvero gli attori migliori per contribuire a creare sviluppo.
L’Università – ha detto la professoressa di Guardo – ha il dovere di generare conoscenza e favorirne la diffusione”. In sostanza, quattro giorni di connubio che funge da catalizzatore immediato per il trasferimento, la produzione e la presentazione di progetti innovativi di immediato e preciso interesse per le imprese. “Nei processi di Open Innovation le aziende incontrano varie problematiche. Tra queste, la difficoltà nel comprendere i processi tecnici che permettono, in modo economicamente sostenibile, alla creatività di diventare innovazione sul mercato. Ma ha un ruolo che – ha spiegato Augusto Coppola (Venture capital e docente CLab) – può rivelarsi frenante il cambiamento di approccio mentale di chi, dentro le aziende, è chiamato a gestire tali processi e interloquire produttivamente con il mondo dell’innovazione esterna, rappresentato dalla ricerca e dalle startup”. Il Contamination BootCamp nasce anche per rispondere alle esigenze delle imprese e bypassare questi ostacoli. L’iniziativa permette a quanti si occupano d’innovazione nelle aziende di lavorare al fianco di ricercatori universitari e start up tecnologiche, con il supporto e la supervisione di esponenti del mondo finanziario.
RICERCA DELL’ATENEO DI CAGLIARI, DINAMICA INNOVATIVA DELLE START UP, ISTANZE TESSUTO IMPRENDITORIALE A CONFRONTO. Al Boot camp partecipano i ricercatori Daniela Loi , Paolo Meloni, Gianluca e Mauro Fadda (Dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica), Salvatore Carta, Lorenzo Putzu, Marco Ortu e Diego Reforgiato (Dipartimento matematica e informatica), Carla Caddeo (Dipartimento scienze della vita e dell’ambiente), Marco Marceddu (Dipartimento di fisica), Marco Casto (Crea UniCa), Stefania Tidu (Crea UniCa) e Elona Marku (Dipartimento economia). Le imprese in ballo sono 3A-Arborea, Argiolas formaggi, Medical spa, Portale Sardegna, Ottica Firinaiu, Pellegrini e Hotel termale Sardara. Operano nei settori lattiero-caseario, bancario e finanziario, terme e benessere, ottica, costruzioni e infrastrutture, sanità e assistenza, turismo e viaggi. Le start up sono Hiveguard, Eablock (con due startupper), Babaiola, Nausdream, Glambnb e Mk Multimedia.
“METTITI ALL’OPERA”. Sono aperte le iscrizioni per la #06Edizione del Contamination Lab UniCa. Il percorso parte a dicembre e si chiude a giugno 2019 e sarà riservato a 120 partecipanti. Iscrizioni on line (http://clabunica.it/bando-sesta-edizione-clab-unica/) fino alla mezzanotte di lunedì 5 novembre.