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migranti 45 mila

Migranti, dati Uecoop, 45 mila stranieri nelle cooperative

Oltre 45mila stranieri lavorano nel mondo delle cooperative con una crescita del 10,9%, è quanto afferma l’Unione europea delle cooperative Uecoop

Con il lavoro regolare lo straniero trova una sua collocazione nella società, evita il rischio di cadere nelle mani della malavita, sfugge alla povertà, partecipa alla crescita delle comunità oltre a pagare le tasse e i contributi pensionistici. L’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione alla presentazione dell’ultimo Dossier statistico sull’immigrazione 2018, mostra che oltre 45 mila stranieri lavorano nel mondo delle cooperative con una crescita del 10,9% negli ultimi cinque anni. 

Il lavoro viene percepito come una delle misure strategiche per l’inserimento dei migranti da oltre 6 italiani su 10 favorevoli a tirocini gratuiti nelle aziende con percorsi si inserimento a cui affiancare corsi obbligatori di lingua italiana secondo l’83% degli italiani. In questo senso, le coop italiane svolgono una funzione strategica tanto che sono aumentate anche le imprese cooperative gestite da stranieri, dall’edilizia all’assistenza socio sanitaria, dal commercio ai servizi di pulizia arrivate a 5.248 con un balzo del 14,6% dal 2013 a oggi. 

Inoltre bisogna potenziare i controlli sul sistema delle cooperative che si occupano di migranti in Italia, favorendo le realtà che lavorano in maniera onesta e trasparente. Secondo le indagini, il 57% degli italiani ha un’opinione poco o per nulla positiva sulle cooperative di accoglienza dopo gli scandali che hanno coinvolto diverse realtà dalla Campania al Veneto, dalla Lombardia alla Sicilia, dalla Basilicata alla Calabria.
Diventa strategico così un sistema di accoglienza basato sulla collaborazione fra pubblico e privato con gruppi di stranieri che vengono autorizzati a restare sul suolo italiano distribuiti in piccole e medie strutture, più gestibili e controllabili. Nonostante i problemi l’atteggiamento nei confronti degli stranieri rimane moderato con metà della popolazione che li considera una risorsa ma gestendo quote prefissata e respingendo o mandando in altri Paesi europei quelli in eccesso. 

About Valentina Meloni

Ciao sono Valentina Meloni, ho 24 anni. Sono iscritta al corso di Laurea di Scienze della Comunicazione.

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