La Casa di Suoni e Racconti ospita il cineconcerto L’Arcana Mietitrice prodotto dalle Associazioni Culturali L’Alambicco e La Macchina Cinema. Giovedì 15 Novembre 2018 alle ore 21:00 prosegue a Cagliari la seconda edizione di Sinestesie presso il Centro di Produzione per lo Spettacolo INTREPIDI MONELLI
La Casa di Suoni e Racconti presenta, sempre nel mese di Novembre, la seconda edizione della Rassegna di CineConcerti SINESTESIE, una selezione di Film Muti sonorizzati dal vivo con l’obiettivo di portare il Cinema “quasi” sul Palcoscenico e la Musica “quasi” sullo Schermo. Il secondo racconto sonoro ad essere proiettato in scena sarà L’Arcana Mietitrice, produzione delle Associazioni Culturali L’Alambicco e La Macchina Cinema. Giovedì 15 Novembre 2018, alle ore 21:00, il Centro di Produzione per lo Spettacolo INTREPIDI MONELLI ospiterà l’opera filmica di Alessandro Macis (il cui montaggio video è stato realizzato da Paolo Vacca), che si presenta come un collage, un mosaico di ben dodici film che attraversano la Storia del Cinema, dal Muto agli Anni ‘70 in un omaggio di 45 minuti dedicato alla variegata figura della Morte su pellicola.
La sonorizzazione proposta dal musicista Michele Sestu, dal titolo Suite Macabra, è una collezione di musiche per pianoforte che accompagnerà la proiezione delle immagini sullo schermo. Il preludio e le tredici danze che compongono la suite musicale saranno la cerniera tra un contributo filmico e l’altro, dando maggiore enfasi emotiva alle scene narrate.
Il costo del biglietto d’ingresso al CineConcerto è di 10 euro (È inoltre previsto un biglietto d’ingresso ridotto per gli studenti dei Conservatori di Musica al costo di 7,50 euro).
Con SINESTESIE la Casa di Suoni e Racconti prosegue il suo impegno artistico nella creazione di un dialogo tra le Arti che prevede questa volta l’incontro tra il Cinema e la Musica. La Rassegna di CineConcerti è infatti il terzo segmento del progetto artistico-culturale della Casa di Suoni e Racconti, TRA LEMUSICHE, a cui si potrà dare sostegno attraverso la piattaforma di crowdfunding buonacausa.org. SINESTESIE, inoltre, gode del Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Città Metropolitana di Cagliari, del Comune di Cagliarie della Fondazione di Sardegna.
SINESTESIE – La Rassegna di CineConcerti Sinestesie, è incontro tra Cinema e Musica. Costruzione multiartistica e multisensoriale che trae slancio dal linguaggio dei Suoni e da quello delle Immagini in Movimento per la creazione di tre Spettacoli, tre Racconti proiettati in Scena.
Narrazione e Visione irradiate dalle capacità della Musica: una prospettiva di impegno per il dialogo tra le arti, uno stimolo per una riflessione sul rapporto tra i sensi, una fusione espressiva.
Vedere la Musica, Ascoltare le Immagini.
SUL WEB: www.traparolaemusica.com
SU FACEBOOK: www.facebook.com/events/307525630070033
IL CINECONCERTO
L’ARCANA MIETITRICE
Sonorizzazione dal vivo di un lavoro di montaggio, regia di Alessandro Macis, conimmagini tratte da celebri film che hanno fatto la storia del Cinema:dal Muto agli Anni ‘70, da David W. Griffith a Woody Allen, con diverse suggestive, inquietanti e affascinanti immagini di repertorio
CineConcerto dedicato alla figura della Morte nel Cinema
Produzione – Associazioni culturali L’Alambicco e La Macchina Cinema
Michele Sestu – pianoforte
Una dedica in musica alla Nera Signora. Le minimaliste note del pianoforte del musicista e compositore Michele Sestu accarezzano e accompagnano il film L’Arcana Mietitrice, integrandosi armoniosamente alle immagini che scorrono sullo schermo. Un preludio e tredici danze che scandiscono il tempo della Perdita e del Dolore: Suite Macabra. Ogni danza si distingue per caratteri e generi, sottolineando con efficacia gli accadimenti delle diverse storie narrate.
Le Opere Cinematografiche
L’ArcanaMietitrice si presenta come un mosaico per ritrarre un nuovo volto della Morte. L’opera filmica di Alessandro Macis (il cui montaggio video è stato realizzato da Paolo Vacca), lega le inquietanti immagini del cimitero del Convento dei Cappuccini di Palermo, alla dolce storia di Orfeo ed Euridice, alle citazioni artistiche di Pasolini, al culto messicano della Santa Muerte, alla celebre partita a scacchi con il Destino di Bergman. Dal Cinema Muto al Cinema degli Anni ‘70 passando per il culto dei Morti nelle varie culture.
Michele Sestu
Giovanissimo inizia a studiare pianoforte e negli Anni ’90 prepara un repertorio di musiche del romanticismo, soprattutto Listz e Chopin, neoclassiche di autori russi quali Khachaturian e Prokofiev. Nel 2009 si laurea al Conservatorio di Cagliari. Dal 2011 inizia la sua attività di compositore: jazz caraibico pianistico e un repertorio parallelo di musica neoromantica. Nel 2017 nel primo “Rail Piano Tour”, ha girato l’Europa su un treno, suonando i pianoforti pubblici delle stazioni ferroviarie. Ha all’attivo un album come pianista del gruppo musicale “Amado Cafè” e due album di jazz caraibico con musiche originali, in duo col percussionista Stefano Di Carlo e due album da solista in stile neoromantico, con musiche originali.
GLI ARTISTI
Associazione Culturale Tra Parola e Musica – Casa di Suoni e Racconti
www.facebook.com/traparolaemusica
Nasce nel 2015 in seno ai percorsi del musicista Andrea Congia, dellaRassegna Significante e dello Staff creatosi intorno a essa, da sempre dedicati allo Spettacolo e alla Parola e alla Musica. Ha lo scopo di liberare le Storie degli Uomini, raccontandole nelle vive performance, facendole viaggiare dalle pagine scritte all’Oralità e all’Azione. Esplora l’Arte, la Cultura, i Territori, i Linguaggi, gli Incontri, in costante sinergia con altre Realtà, nella ferma convinzione che Comunicare significhi Venire alla Luce.
Associazione culturale L’Alambicco
Dal 1994 organizza con continuità rassegne cinematografiche d’autore, con conferimento di premi alla carriera. Dal 2015 organizza il Festival Premio internazionale Emilio Lussu. Ha prodotto diversi documentari: Liliana Cavani, una donna nel cinema (2010) e La Maddalena del terzo Millennio. Tra terra, cielo e mare (2017) per l’anniversario dei 250 anni della fondazione della città. Ha inoltre prodotto il recital teatrale Buongiorno, vecchio Méliès con Omero Antonutti voce recitante.
La Macchina Cinema
Dal 2009 organizza proiezioni, spettacoli, dibattiti, conferenze, inchieste, corsi, pubblicazioni, seminari, utilizzando soprattutto il cinema e gli altri mezzi audiovisivi. Tra le attività più significative degli ultimi anni Italia, terzo millennio. Nuovo cinema del Reale, Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto – I e II edizione, con la III in programmazione. Dalla sua costituzione collabora in sinergia per tutte le attività con l’Associazione Culturale L’Alambicco.
Andrea Congia – www.facebook.com/andcongia
Nasce a Cagliari nel1977. Laureato in Filosofia. Chitarrista, autore e interprete nelleformazioni musicali sperimentali Nigro Minstrel, Mascherada, Antagonista Quintet, Crais Trio, Baska, Hellequin, Orchestrina
dei Miracoli, Gastropod, Skull Cowboys, Death Electronics, Fàulas. Da anni prosegue sulla strada della coniugazione tra Parola e Musica in collaborazione con numerosi artisti provenienti da ambienti musicali e
teatrali sardi in particolar modo attraverso la direzione artistica della Rassegna di Spettacolo, dedicata alla Letteratura Sarda, “Significante”. Nel 2015 fonda l’Associazione Culturale Tra Parola e Musica – Casa di
Suoni e Racconti di cui coordina le attività e i progetti.
Alessandro Macis
Presidente e direttore artistico dell’associazione culturale L’Alambicco, ha organizzato retrospettive cinematografiche d’autore con conferimento del premio alla carriera a registi italiani e europei. Ha curato diverse monografie su autori cinematografici, scritto soggetti cinematografici e teatrali. Ha condotto trasmissioni radiofoniche di cultura cinematografica e letteratura. Cura con Gianni Mascia la direzione artistica del Festival Premio Emilio Lussu.
Paolo Vacca
Grafico, webmaster, cameraman e montatore audio-video professionale. In qualità di operatore di ripresa e montatore video si è occupato di spettacoli e promo pubblicitari per compagnie teatrali e di danza. Nel 2016 ha collaborato alle riprese e alle realizzazioni grafiche del documentario di Marco Gallus “Vinti ma non convinti. Francesco Masala il capotribù nuragico“ (2016) e nel 2017 ha curato la realizzazione tecnica del web doc “S’istoria, di FrancescoMasala”.
APPROFONDIMENTI
La macchina da presa si insinua nei sotterranei del vasto Cimitero del Convento dei Cappuccini di Palermo, e tra primi piani e panoramiche punta il suo obiettivo sui tanti corpi esposti. Allegoria perfetta sulla caducità della vita. Corpi eretti o supini, rigorosamente vestiti, suddivisi per sesso e classe sociale. Prelati, borghesi vestiti a festa, ufficiali in divisa, vergini fanciulle in abiti da sposa e bambini. I ricchi sono una maggioranza silenziosa; essere imbalsamati era costoso e i poveri non potevano permetterselo.
Ne Il Carretto Fantasma (1921) film svedese diretto da Victor Sjöström, ci si sofferma sulle sequenze in cui il Carrettiere della morte, figura della leggenda scandinava, con il suo carretto sgangherato raccoglie le anime dei defunti per conto della Morte, nelle immagini selezionate quella di un suicida. Le brevi sequenze mettono in evidenza il lavoro di sperimentazione del regista, con contrasti di luce, angolazioni inusuali, sovraimpressioni.
Leimmagini estratte dal corto Egdar Allan Poe (1909), di David W. Griffith, si soffermano sulla morte di Virginia, moglie di Poe. La donna consunta dalla malattia e dalle privazioni giace su un letto, in una squallida stanza d’affitto. Spira tra le braccia dello scrittore che ha appena avuto un anticipo per la pubblicazione della sua poesia “Il corvo”.
La Leggenda di Liliom (1934) di Fritz Lang è il primo film diretto dal regista fuori dalla Germania, da cui era fuggito per la sua avversione nei confronti del regime nazista. Il frammento utilizzato sottolinea il filo conduttore del film: l’interrogativo romantico se l’amore sia più forte della morte. Liliom, piccolo malavitoso suicida, viene accompagnato dalla fedele compagna, anche nel suo ultimo viaggio. Mentre è disteso sul letto, improvvisamente due uomini vestiti di nero giungono a prelevarlo.
Orfeo (1950) di Jean Cocteau, tratta in chiave moderna la tragedia di Orfeo ed Euridice. Il poeta Orfeo, nella Parigi degli anni Cinquanta, perde l’adorata moglie Euridice. Per averla ancora una volta con sé accetta di entrare nello specchio che conduce al regno sovrumano della Principessa. A una condizione: che nel viaggio di ritorno, Orfeo non si volti a guardarla, ma la curiosità è difficile da tenere a bada.
Ne Il Settimo Sigillo (1957) di Ingmar Bergman, la prima inquadratura mostra su un cielo pregno di nuvole, un corvo nero involo, presagio di morte. La sequenza successiva introduce il tema portante del film: l’ ìmpari lotta tra un coraggioso cavaliere medioevale, reduce dalle Crociate e la Morte. Nera figura venuta per reclamare la sua anima. Il cavaliere chiede tempo e si gioca la vita in una lunga e avvincente partita a scacchi.
La Maschera della Morte Rossa (1964) di Roger Corman ha ancora come protagonista l’Arcana mietitrice. Il montaggio si sofferma sulle sequenze finali del film, dove nel castello del principe Prospero, tiranno che angaria il suo popolo, durante un ballo la Morte rossa, non invitata, entra nei saloni e fa strage dei presenti, principe compreso.
In Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli, uno strepitoso Vittorio Gassman nelle vesti del cavaliere straccione Brancaleone da Norcia, diretto in Terra Santa alla conquista del Santo Sepolcro, nello spezzone selezionato, disonorato per non essere morto in battaglia, invoca l’Angelo della Morte che gli appare e lo spaventa.
Le sequenze di Amore e Guerra (1975) di Woody Allen che compongono il puzzle dell’Arcana Mietitrice, partono dalla fucilazione del protagonista, la cui anima va poi a trovare la compagna a cui racconta come si sta nell’Aldilà. Per poi allontanarsi danzando con la Morte.
La Ricotta (1963) di Pier Paolo Pasolini di cui è stata selezionata la parte finale, ovvero la morte in croce di una comparsa sottoproletaria e morta di fame, che fa indigestione di ricotta, scritturata per un film che rappresenta la Passione di Cristo, narra le storie degli strati più umili della società: le comparse, i generici, i figuranti che fanno da cornice al film. Ma compare anche la borghesia, nei panni rozzi e volgari del produttore e del suo entourage.
MammaRoma (1962) di Pier Paolo Pasolini racconta la periferia romana. Uno dei protagonisti del film, sorpreso a rubare una radiolina a un degente dell’ospedale, viene arrestato. Poiché oppone resistenza,viene legato a un letto di contenzione. Muore per un accesso febbrile, invocando il nome della madre. Il ragazzo che muore legato al letto, ricorda iconograficamente un Cristo del Mantegna.
La Santa Muerte, immagini di repertorio. La tradizione orale narra che una santa con il viso della Morte, sia apparsa ad un uomo povero nella zona di Veracruz, intorno agli anni ’60, dicendogli: «Sacrificati, fai sacrificare il tuo popolo e avrai grazia e protezione». Così è nato il culto popolare della santa Muerte. Un culto che ha il suo epicentro nel quartiere di Tepito, a Città del Messico. L’iconografia della santa Muerte è invece un adattamento degli abiti femminili tradizionali dell’Europa medievale, stile comune alle statue delle sante cattoliche diffuso in Sudamerica con la cultura dei conquistatori ispanici.
–– Info e Contatti ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
Associazione Culturale Tra Parola e Musica – Casa di Suoni e Racconti
+39 345 3199602 – traparolaemusica@gmail.com
www.traparolaemusica.com