La Stagione del Cedac porta sul palco Paolo Rossi e Anna Mazzamauro
Il talento istrionico di Paolo Rossi e Anna Mazzamauro, protagonisti con Giuliana Musso, la danzatrice e pittrice Simona Atzori, e ancora Paola Minaccioni e Stefano Nosei illuminano il Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer per la Stagione del Cedac.
Un nuovo palcoscenico e una sala da 200 posti per ospitare “uno degli appuntamenti culturali più importanti per la città, insieme alla Mostra del Libro”, sottolinea l’assessora alla Cultura Tiziana Atzori. E la vice sindaca Rossana Ledda conferma l’adesione al Circuito Multidisciplinare, con “spettacoli e artisti di rilievo per un pubblico di appassionati” e “l’obiettivo di attrarre anche le giovani generazioni, grazie a biglietti vantaggiosi per universitari e studenti delle superiori”.
La Grande Prosa, Musica e Danza approdano nel Marghine con 13 appuntamenti dal 3 dicembre al 13 aprile, tra i grandi classici della storia del teatro e della letteratura e testi contemporanei, originali coreografie e concerti.
Inaugurazione con Paolo Rossi e la sua “bella compagnia” ne “Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles” ovvero un viaggio “Da Molière a George Best”, un omaggio ad Astor Piazzolla con “En tus ojos” del coreografo Luciano Padovani per Naturalis Labor, Giuliana Musso, pluripremiata autrice e attrice, si confronta con il tema della morte in “Tanti Saluti”. Anna Mazzamauro firma “Belvedere – Due donne per aria”, di cui è anche interprete con Cristina Bugatty, tra intensi e svelanti dialoghi al femminile. Simona Atzori, danzatrice e pittrice (nata senza braccia) si racconta ne “La Strada Nuova” sulla falsariga dell’omonimo libro sull’arte di vivere con il sorriso.
Spazio ai classici, da “I Promessi Sposi” messi in scena da Michele Sinisi all’ “Anfitrione” riscritto da Teresa Ludovico, accanto al feroce “Poker” di Patrick Marber e all’ironia degli “Scrittori da Palco” capeggiati da Flavio Soriga. Tra parole e note con “Mimì – Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno” di Mario Incudine con la regia di Moni Ovadia e “Sono nato delicato (Lovin’ James)” dove Stefano Nosei reinterpreta le hit del pop, mentre Beppe Dettori canta la Sardegna in “Bianco e Nero”