Il minestrone sardo, al vertice della piramide alimentare studiata dalla Comunità mondiale della Longevità
La Comunità mondiale della Longevità, (CMdL) indaga sul ministrone sardo quale segreto della longevità dei sardi. Il piatto sbarca a Minsk, per essere proposto nei migliori ristoranti della capitale bielorussa. L’annuncio è stato dato di concerto dal medico ricercatore della longevità Roberto Pili e dal Console onorario della Repubblica Belarus Giuseppe Carboni. L’occasione è stata la giornata che ha messo a confronto l’arte culinaria di prestigiosi chef bielorussi con quella dei maestri e degli allievi della scuola di Cucina dell’IFAL di Assemini guidato da Patrizio Saba. Ad aprile, in concomitanza con la Fiera internazionale della capitale Bielorussa, sarà riservata una giornata di promozione di questo cibo nutriente e salubre. La kermesse gastronomica con tanto di cooking show e degustazioni di piatti preparati sul momento, è stata organizzata dalla CMdL presieduta da Roberto Pili.
A confronto alcune ricette della tradizione sarda, dal nord al sud dell’Isola, e prelibatezze bielorusse. Alla zuppa gallurese, panadas, culurgiones, pizza e aranzada i cuochi di Minsk guidati da Aliaksandr Chykileuki, capo dell’Associazione professionale nazionale bielorussa degli chef, hanno risposto con Arkas e Salianka, due piatti a base l’uno di latte, kefir, yogurth, uova, uva sultanina, miele e l’altro di cavolo capuccio, cipolla, cetrioli marinati sott’aceto, carne di manzo affumicata, funghi bianchi. Ma il principe della serata è stato il minestrone di ceci di Zia Maria, preparato secondo la tradizione sarda con l’aggiunta di tocchetti di carne.
“Il minestrone, spesso piatto unico della quotidianità alimentare, è uno degli artefici della salute e della longevità da record dei sardi – spiega Roberto Pili – le sue essenze, i profumi e il gusto generati dalla invidiabile biodiversità vegetale fanno il paio con vitamine, sali minerali, carboidrati complessi e proteine. Una vera fucina di salute e longevità – sottolinea il ricercatore – da considerare come alimento in tutte le fasi del ciclo di vita, essendo in grado di generare benessere e di tenere a freno le più frequenti malattie dell’invecchiamento”.