La gestione dell’area archeologica di Nora, Museo Patroni, Teatro Maria Carta sarà unica: se ne occuperà da oggi la “Fondazione Pula cultura diffusa”, istituita in aula consiliare e partecipata al 100% dal Comune di Pula, località turistica del sud ovest della Sardegna.
Ed ha già in mente un primo traguardo: “riportare la stele di Nora a Pula è un obiettivo da raggiungere nell’ambito di una progettualità condivisa col Mibac”.
I tre attrattori culturali saranno valorizzati, promossi, conservati, con modelli di gestione snelli e innovativi. “La stele di Nora, blocco in pietra arenaria che riporta una scrittura fenicia arcaica del nono secolo a.C. e dove per la prima volta viene citato il nome della Sardegna, è l’epigrafe più antica della Sardegna, tra le più antiche del Mediterraneo”, sottolinea Michele Guirguis, archeologo dell’Università di Sassari. Esposta e visibile al Museo Archeologico di Cagliari è oggetto di continua attenzione da parte di archeologi e epigrafisti in campo internazionale.
Per poter tornare a casa occorre innanzitutto concludere la riqualificazione del museo Patroni, riprogettato insieme alla Soprintendenza per esporre il patrimonio archeologico di Pula e dintorni. Contiamo di aprire la struttura, per il prossimo Sant’Efisio”, aggiunge Sardi. L’attenzione della Fondazione, dunque, da subito sarà su Nora, gioiello dell’archeologia mondiale con le affascinanti rovine della città Fenicia e poi romana, il teatro che si affaccia sul mare e dove in estate tra La Notte dei Poeti e Nora Jazz si accendono i riflettori sui nomi del panorama internazionale.
Saranno realizzate ricostruzioni in 3D del sito e percorsi virtuali anche di archeologia subacquea. “Inserita in uno straordinario contesto paesaggistico registra 75mila presenze annue – sottolinea la sindaca Carla Medau – numeri importanti ma occorre un salto di qualità. La fondazione offre la possibilità di acquisire fondi e altre risorse, con forme più agili di quelle possibili per un ente locale”.
Inaugurato con i concerti estivi del Lirico di Cagliari il Teatro Maria Carta necessita di interventi di completamento.