L’usato fa guadagnare chi lo vende e risparmiare chi lo compra con una soluzione green.
Oltre 100 mila tonnellate di Co2 risparmiate con una economia green di acquisto “seconda mano”. Non solo: aiuta anche l’ambiente a respirare. Per esempio la Sardegna è entrata nella top ten delle regioni più green d’Italia con 104.655 tonnellate di CO2 risparmiate. L’isola, nel solo 2017, grazie all’economia del “seconda mano” ha generato un volume d’affari di 2,4 miliardi di euro con un guadagno medio di 214 euro – come evidenziato dall’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Doxa per Subito – e una conseguente importante riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
Nel dettaglio della regione, Subito, guardando al numero di oggetti venduti sulla propria piattaforma, ha calcolato quali siano le province in cui sono state risparmiate più tonnellate di anidride carbonica e quindi quali siano le più virtuose. Prima tra tutte Cagliari con 52.343 tonnellate di CO2 risparmiate: qui grazie all’economia dell’usato è stato possibile risparmiare anche 2.763 ton. di plastica, 18.159 ton. di acciaio e 1.704 ton. di alluminio. Sul secondo gradino del podio troviamo Sassari con 19.103 tonnellate e al terzo Oristano con 8.116. Chiudono la top 5 Olbia con 7.525 e Nuoro 5.939.
Quante emissioni si evitano per ogni singolo oggetto? La compravendita di un’auto usata ad esempio permette di risparmiare 5,6 tonnellate di CO2, un computer portatile 270kg, un divano 250kg, un passeggino 220kg, uno smartphone 75kg, una sedia 72kg, una bici 69kg, un paio di jeans 33kg e una t-shirt 7,2kg.