Sarà il filosofo Remo Bodei ad inaugurare martedì 27 novembre a Cagliari l’edizione 2018 del LEI festival.
L’incontro con Remo Bodei, dal titolo Al di là delle parole si terrà in piazza Porrino, con inizio alle ore 20, nell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari. La musica ha un linguaggio universale, che oltrepassa quello dei concetti e delle parole delle singole lingue.
Bodei parla della musica come un qualcosa che congiunge il massimo di rigore matematico e il massimo di emotività: significa quindi quello che esprime con la propria sonorità e non ‘dice’ niente di verbalmente traducibile, ma allude a significati più vasti e profondi, che le parole non riescono a manifestare. Trasporre le sequenze di suoni in stringhe di concetti per lui significherebbe impoverirli.
A partire da giovedì 29 novembre il festival si sposta nell’Auditorium Comunale di Piazza Dettori dove, fino al 3 dicembre, sono attesi 24 autoridi rilievo nazionale e internazionale, 18 novità editoriali, 4 lectio magistralis, 22 incontri con gli autori, oltre a reading teatrali e numerose altre attività.
L’edizione 2018 proporrà infatti importanti e attesi ritorni fra i quali quello del filosofo Umberto Garimberti, di Gianluca Magi, tra i maggiori esperti di filosofie e psicologie orientali; prime volte di grande interesse, come quelle di Stefano Mancuso, scienziato neurobiologo vegetale e appassionato divulgatore, inserito dal «New Yorker» nella classifica dei “world changers”, che con la sua conferenza ci accompagnerà in un percorso che al di là dell’uomo ci fa riflettere sul futuro e sulla vita delle piante.
Ma anche di Guidalberto Bormolini che ha collaborato con Franco Battiato alla creazione di un progetto di riflessione sul tema della morte e affronterà il tema delle pratiche meditative per la preparazione personale alla morte, e di Gabriella Caramore, storica ideatrice e conduttrice di Uomini e Profeti, su Radio 3 RAI, o imperdibili prime nazionali come quella dello psicoanalista e psichiatra parigino Daniel Oppenheim che ha lavorato per 25 anni in oncologia pediatrica e i cui lavori si basano sui percorsi di elaborazione del lutto da parte dei bambini e delle loro famiglie. Ma anche importanti incontri interreligiosi in cui l’al di là verrà trattato dal punto di vista cattolico, islamico e buddista.