Nuova edizione per l’appuntamento internazionale di cinema lgbt organizzato dall’associazione Arc: il concorso con 38 cortometraggi provenienti da 69 paesi diversi, prevede la proiezione di lungometraggi e un incontro dedicato a Mario Mieli.
Prenderà il via venerdì 30 novembre la nuova edizione di Uno Sguardo Normale Expo-Sardinia Queer Short Film Festival, evento dedicato a cortometraggi e lungometraggi a tema lgbt organizzato a Cagliari dall’associazione ARC insieme ad ARCinema e all’organizzazione studentesca universitARC.
L’evento comprende due festival in origine indipendenti, Uno Sguardo Normale Expo, dedicato ai lungometraggi scelti fra i migliori e più importanti titoli a tematica lgbt prodotti a livello internazionale e nato sedici anni fa, e Sardinia Queer Short Film Festival, concorso riservato ai corti d’autore al suo settimo anno.
Il ricco calendario, ospitato al Cineteatro Nanni Loy di via Trentino a Cagliari tra lunedì 3 e sabato 8 dicembre, sarà anticipato dalla maratona di proiezioni dei 38 cortometraggi selezionati per Sardinia Queer Short Film Festival, in calendario nei giorni 30 novembre e 1 dicembre.
Nei due giorni di venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre saranno presentati i cortometraggi scelti tra ben 741 opere iscritte al concorso da 69 paesi diversi, per oltre 124 ore di visione: numeri da record, quelli della settima edizione del SQSFF (nel 2017 le iscrizioni erano state 70 , nel 2016 142), segno che quello sardo è divenuto negli anni un appuntamento importante nel panorama internazionale degli eventi a tema lgbt.
Tra i 38 corti in proiezione, in arrivo da Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Olanda, Perù, Portogallo, Spagna, Svezia, Turchia, Stati Uniti, saranno scelti i finalisti che concorreranno al Sardinia Queer Award, il premio di 2000 euro assegnato dalla Giuria del Festival presieduta dal giornalista e critico cinematografico sardo Sergio Naitza e composta da Franco Grillini, politico italiano, presidente onorario dell’Arcigay e uno dei massimo esponenti della storia del movimento lgbtq in Italia;
Inoltre saranno presenti Bartholomew Sammut, regista, produttore e curatore di festival internazionali di cinema, Loredana Rossi, storica attivista del movimento lgbtq italiano e fondatrice dell’A.T.N. – Associazione Transessuale Napoli e Federica Cozzella, grafica, web designer e rappresentante del direttivo nazionale di Alfi, Associazione Lesbiche Femministe Italiane.
Saranno inoltre assegnati i premi Sardinia Queer Audience Award (premio dalla Giuria del pubblico di 500 euro) e l’Eureka Students Award (300 euro dalla Giuria degli studenti delle scuole superiori). Ci sarà poi una menzione speciale ARC Special Award assegnata da ARC onlus al cortometraggio che meglio esprimerà una tematica sociale e politica su diritti e cultura lgbtq. I vincitori saranno premiati sabato 8 dicembre nella giornata conclusiva del Festival.
Il Festival entrerà nel vivo nella settimana tra lunedì 3 e sabato 8 dicembre. Le proiezioni dei lungometraggi inizieranno alle 21 e saranno anticipate dalla visione di corti in concorso per Sardinia Queer Short Film Festival e fuori concorso. Venerdì in programma anche un incontro dedicato a Mario Mieli, scrittore e attivista omosessuale milanese.
Nel foyer del Cineteatro inoltre saranno visitabili due mostre allestite in collaborazione con la nona edizione del Festival Nues – Centro internazionale del Fumetto di Cagliari: “La cosa più bella” di Simone Sanna, artista isolano che ha ricevuto il premio per la prima edizione del concorso ‘A bòlidu – al volo’ del Centro Internazionale del Fumetto e della rivista online STORMI, nata sotto l’ala di Becco Giallo Editore; e le tavole di Moju Manuli, artista sarda che ha realizzato un’opera di street art dedicata all’amore femminile installata a Cagliari in occasione del Sardegna Pride 2016.
Lunedì 3 dicembre sarà proiettato, in occasione del trentesimo anniversario della sua uscita, “Amici, complici, amanti”, lungometraggio di Paul Bogart con Anne Bancroft, Mattew Broderick e Harvey Fierstein: film culto del genere, è una riflessione sulla solitudine, la ricerca degli affetti, l’amicizia e l’amore.
Martedì 4 dicembre è in programma “Favola”, commedia recente di Sebastiano Mauri con Filippo Timi e Piera degli Esposti ambientato nell’America patinata degli anni Cinquanta, protagonista Mrs Fairytale che dietro un’esistenza impeccabile da casalinga nasconde un segreto che cambierà la sua vita. “Un manifesto estetico e nostalgico – così la critica – superbamente queer, sull’amore difficile tra due donne”.
Mercoledì, terzo giorno del Festival, vedremo “Thelma”, recentissimo thriller norvegese firmato da Joachim Trier. Thelma, la protagonista, ha ricevuto un’educazione rigidamente cristiana e quando si troverà a confronto con il mondo maschile l’impatto sarà complicato. L’opera ha vinto diversi premi ed è stata candidata come migliori film in lingua straniera agli Oscar 2018.
Giovedì in proiezione ancora un recente film straniero: “Girl”, di Lukas Dhont, crudo racconto di formazione sulla storia di Lara, trans di 15 anni che sogna di diventare una ballerina professionista. Ha conquistato la giuria del festival del cinema Cannes portando a casa ben quattro premi.
Venerdì 7 dicembre la proiezione delle 21 sarà anticipata, alle 18,30, da un incontro dedicato a Mario Mieli, attivista e scrittore milanese vissuto tra il 1952 e il 1977, in occasione della riedizione del suo saggio “Elementi di critica omosessuale”: parteciperanno Andrea Adriatico e Saverio Peschechera, rispettivamente regista e produttore de “Gli anni amari”, film dedicato a Mieli in uscita nei prossimi mesi.
Dopodiché sarà la volta di Sebastiano Secci, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” di Roma e Francesco Paolo del Re, giornalista, critico ed esperto della vita di Mieli. Alle 21 vedremo “Tinta Bruta”, di Filipe Matzembacher e Marcio Reolon, film sull’alienazione e l’isolamento nell’era di Internet, vincitore del Teddy Award e del Lovers Film Festival come miglior film.
Sabato, ultimo giorno del Festival, dalle 17.30 saranno proiettati i cortometraggi finalisti per il Sardinia Queer Audience Award, seguiranno tutte le premiazioni. Alle 20 ci sarà un aperitivo per pubblico e ospiti. Si chiuderà alle 21 con la visione di “La terra di Dio”, opera prima e pluripremiata del regista inglese Francis Lee che racconta la storia di amore e amicizia tra l’agricoltore Johnny Saxby e il suo bracciante rumeno Gheorge.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la società, attraverso l’universale mezzo di comunicazione del cinema, sui temi delle differenze di orientamento sessuale e di identità di genere, e sulla necessità di raggiungere equivalenti diritti civili per tutte e tutti.
Inoltre, attraverso il Festival, l’ARC vuole valorizzare e promuovere le produzioni cinematografiche, anche piccole e piccolissime, dedicate a questi temi; favorire il confronto e lo scambio culturale tra le produzioni di paesi diversi; consolidare la rete di collaborazioni tra associazioni, circoli del cinema, movimenti e realtà culturali della città e della Sardegna.
Si sente sempre più il bisogno di offrire a Cagliari la possibilità di conoscere un mondo cinematografico e culturale per lo più inesplorato e, soprattutto, di discuterlo secondo il principio del ‘pubblico come autore’ sancito dalla Carta dei diritti del Pubblico di Tabor del 1987
Ingresso libero con tessera ARC – ARCinema F.I.C.C.