“The Doors”: La recensione

The Doors è un film del 1991, diretto da Oliver Stone e sceneggiato dallo stesso Stone con Randall Jahnson.

Nel 1991 usciva il film  sui “The Doors”, la storica band capitana da Jim Morrison attiva tra il 1965 e il 1971.  Il film diretto dal regista Oliver Stone, vede nel cast Val Kilmer,  Meg Ryan , Kavin Dillon , Kyle Maclachlan , Franck Whaley .

Trama

La pellicola inizia con uno degli eventi che segnò di più la vita di Jim Morrison, un incidente stradale nel quale il piccolo Jim entra a contatto per a prima volta con la morte, assistendo ad una carneficina di pellerossa sul ciglio della strada. Prosegue poi con la vita scolastica di Morrison alla UCLA, dove incontra Ray Manzarek.  Insieme fondano la band dei The Doors
 con la quale consegue ben presto i primi successi, davanti a platee in prevalenza giovanili, travolte dalle sue musiche scatenate e dal suo esibizionismo trasgressivo e sfrenato fino all’osceno. Col passare del tempo Jim diventa sempre più istrionico e scatenato, anche a cause di droghe ed allucinogeni che lo rendono incontrollabile sia sul palcoscenico che nella vita reale.

Recensione

Nonostante una buona interpretazione da parte di Val Kilmer, il film si perde nella rappresentazione della follia di Jim Morrison, trascurando l’aspetto musicale, cosa che in un film autobiografico su una band, ci si potrebbe aspettare. A tratti ripetitivo, sfuma una buona occasione per approfondire i personaggi, del tutto piatti rispetto a Morrison, con quest’ultimo ridotto ad una macchietta, il bel ragazzo folle e amato dalle donne, senza un minimo di introspezione. Non aiuta una trama non lineare. Nota positiva, la fotografia che con colori rossi e accesi ci fa entrare un po in quel mondo psichedelico che i The Doors trasmettevano attraverso i loro brani. Un film che poteva avere un gran potenziale, ma sprecato nell’inseguimento della rappresentazione del poeta maledetto.