Concerto per la Pace nello Yemen e nel Mondo. Appuntamento l’11 dicembre 2018 alle ore 19:00 presso il Centro Culturale di Via Cattaneo ad Iglesias con Gavino Murgia.
Così rispondeva il grande Gavino Murgia, di ritorno in Sardegna dopo un tour all’estero, all’intervista di Carlo Argiolas per l’Unione Sarda di qualche mese fa. Cercarlo, chiedergli se volesse inserirsi nel progetto di pace e di riscatto del Comitato per la Riconversione della RWM è stato un soffio, così come immediata e al volo è stata la sua risposta.
C’è qualcosa che l’ha turbata ultimamente? “Sapere che le bombe sganciate nello Yemen, vengono fabbricate a Domusnovas. Ho avuto la fortuna di visitare quella splendida terra, e di suonare con musicisti del luogo. Auguro a ogni uomo di andarci, perchè è un posto bellissimo. Lo auguro prima di tutto a chi produce quelle bombe, affinchè veda con i propri occhi dove esplodono.”
Si, perchè per lui il jazz è ancora “un grido contro ogni forma di oppressione” e, che cosa sono la guerra e il sentirsi costretti a lavorare per alimentarla, se non due tra le più perverse forme di oppressione?
Nasce così il Concerto che si terrà ad Iglesias il prossimo 11 dicembre, alle ore 19, presso il Centro Culturale – Casa del Cinema di Via Cattaneo, sotto l’egida di ARCI Sardegna e con il supporto dei 26 soggetti della società civile che compongono il Comitato.
Nasce dal desiderio di fare ogni cosa per cercare di salvare, oltre al martoriato popolo yemenita, anche le grandi bellezze di quel paese, in buona parte già distrutte dai micidiali ordigni prodotti sul territorio di Iglesias e sganciati (insieme ad altri) dalla coalizione saudita, sopra mamme e bambini, malati e profughi, ospedali e monumenti, senza nessun rispetto delle convenzioni internazionali. Perciò, verrà proposta l’adesione a due progetti finalizzati, il primo, a sostenere la ONG Mwatana che in Yemen si occupa di Diritti Umani e, l’altro, a fermare l’espansione della fabbrica delle bombe.
Ma l’idea del Concerto ha le sue radici soprattutto nel concetto che la bellezza è ancora capace di salvare questo mondo, ad un passo dall’autodistruzione, se solo ci sforziamo di di coglierla, indistintamente, negli occhi di una madre o in quelli di un bambino o di un padre, che qui o laggiù hanno lo stesso colore e la stessa profondità, nei nostri e negli altrui monumenti naturali, storici e architettonici, nella musica di Gavino che è, ad un tempo, tradizione e innovazione, fuse insieme in un mix che lascia incantati e ridona fiducia.