Contamination Lab, centoventi studenti al via nel percorso utile a creare impresa più titolato d’Italia
Si è aperta stamani la sesta edizione del CLab dell’Università di Cagliari che porterà gli studenti a creare impresa. L’evento coniato dagli specialisti dell’ateneo è capofila del network nazionale su indicazione del ministero per lo Sviluppo economico. “Credete sempre in voi, l’innovazione nasce da conoscenza e interazione” ha detto Maria Del Zompo. “Intuito, multidisciplinarietà e voglia di fare impresa alla base del percorso” ha aggiunto Maria Chiara Di Guardo. “Risiedete nella regione che investe più di ogni altra nelle start up” ha rimarcato Raffaele Paci.
L’aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura ha dato il via alla sesta edizione del Contamination Lab dell’Università del capoluogo. “Da Cagliari si vede il futuro!” lo slogan dell’evento con al via centoventi studenti di discipline diverse. Il CLab di UniCa (oltre settecento allievi coinvolti finora) prevede da oggi a venerdì 14, quattro giornate di matching. Ovvero, confronto, regole, dinamiche di percorso, partner, creazione dei team in un contesto ricco di opportunità. La seconda fase si apre dal 16 gennaio al 16 marzo , la terza dal 22 marzo al 6 maggio e la quarta chiude il percorso con la finale del 26 maggio del prossimo anno.
“Gli studenti non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”
“Il Contamination Lab Unica da sei anni costruisce un ecosistema dove le idee trovano la strada della concretezza, l’individualità lascia spazio al gruppo, dove si traccia la rotta per innovare con sapienza e guardare avanti. Un percorso sfidante – ha rimarcato Maria Chiara Di Guardo, pro rettore Innovazione – dove si moltiplicano le opportunità legate all’innovazione. Andate verso un futuro in cui dovrete individuare i trend di sviluppo”. La professoressa ha ricordato che il CLab dell’ateneo è capofila nazionale del Network creato dal ministero dello Sviluppo economico e dall’Ocse è stato riconosciuto come modello doc del settore. “Viviamo un’epoca in cui si è attenti all’individuo. Ma il percorso lo farete assieme e con il nostro supporto”. Il pro rettore ha chiuso con una significatica frase di auspicio di Plutarco: “Gli studenti non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”