Nasce l’itinerario Archeologico Nuraminis Villagreca

Si terrà la presentazione dell’Itinerario Archeologico Nuraminis-Villagreca: nuraghe, reperti e una storia lunga 5.000 anni

Il comune di Nuraminis, grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, ha deciso di valorizzare questa ricchezza con la creazione dell’Itinerario Archeologico Nuraminis Villagreca, il cui progetto e i lavori svolti sull’area della Tomba Bizantina in località San Costantino saranno presentati ufficialmente venerdì 14 dicembre 2018, alle ore 11, all’ex Monte Granatico. Interverranno, tra gli altriMariassunta Pisano (Sindaco di Nuraminis), Irene Farris (Vice Sindaca di Nuraminis e Assessora alla Cultura), Rossana Martorelli, Giampaolo Salice e Marco Muresu dell’Università di Cagliari.

 Lungo le campagne tra Nuraminis e Villagreca si incontra un’incredibile sequenza di frequentazioni umane che si protraggono dal terzo millennio Avanti Cristo fino a oggi, passando per l’età del bronzo in pieno periodo nuragico e il periodo bizantino. Il territorio conserva reperti archeologici quali il proto-nuraghe Sa Corona, il Nuraghe Monte Matta Murroni e la Tomba bizantina in località San Costantino.

Alle ore 12.30 in programma la presentazione del saggio “Il culto di San Costantino a Villagreca e in Sardegna” di Monsignor Leone Porru e a cura di Mara Mudu.  Alle 12.50 è previsto un tour guidato al sito archeologico Tomba bizantina in località San Costantino. L’obiettivo generale del progetto è la valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico e culturale del Comune di Nuraminis.

Obiettivo importante e di carattere strategico raggiungibile solo attraverso una crescita della consapevolezza da parte delle comunità sull’importanza dei beni archeologici, sia in chiave di studio e di riconoscimento identitario, sia da un punto di vista turistico. Obiettivi specifici del progetto sono rappresentati dalla riqualificazione delle aree di accesso ai siti archeologici e l’aumento delle informazioni sui percorsi per raggiungere i monumenti. Allo stesso tempo le attività di studio e ricerca hanno consentito di reperire e divulgare maggiori informazioni storiche e scientifiche.

La località nota con il toponimo di si San Costantino era già conosciuta agli studiosi per la memoria di una antica chiesa oggi scomparsa ma tradizionalmente individuata presso il vicino cimitero di Villagreca. Lo confermano quattro frammenti scultorei, tre dei quali reimpiegati nel paramento esterno dell’attuale parrocchiale di S. Pietro e uno custodito, fino al 1991, in un’abitazione privata. Nel corso degli anni Novanta del XX secolo, in occasione di lavori agricoli finalizzati alla semina di cereali, il proprietario del campo sprofondò con il mezzo agricolo in un affossamento nel terreno, in prossimità di una struttura affiorante che si rivelò essere una sepoltura semipogea. La tomba è realizzata in blocchi di pietra di medie dimensioni e composta da un breve corridoio d’accesso raccordato a un ingresso e a una camera sepolcrale voltata a botte.

La camera risultava chiusa da un portello, oggi perso, in parte segnalato da due muretti composti da pietre di medio-piccole dimensioni. La datazione indicativa della tomba, ancora da confermare con approfonditi scavi archeologici, risulta compresa tra il VII e il IX secolo.  All’interno della sepoltura furono ritrovate ossa appartenenti a diversi individui di differenti età, senza alcun manufatto di corredo; questo dettaglio, insieme alla mancanza di alcune porzioni della copertura, ha fatto ipotizzare che verosimilmente la tomba sia stata soggetta a scavi clandestini.

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Ciao sono Valentina Meloni, ho 24 anni. Sono iscritta al corso di Laurea di Scienze della Comunicazione.

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