Il writer Manu Invisible, porta a termine l’opera Sguardi in memoria dell’identità Sarda
Manu Invisible, processato, assolto e ora riconosciuto come artista dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Venerdì 14 Dicembre 2018 è stata portata a termine l’opera “Sguardi” in memoria dell’identità Sarda, all’interno dell’aula conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Una seconda opera è stata commissionata a Manu Invisible all’ingresso del Museo, nel cortile interno, l’opera dal titolo “Appartenenza” rende omaggio alle dee madri della Sardegna, simbolo di abbondanza e fertilità e che hanno un valore inestimabile, in termini economici ma soprattutto identitari. Gli interventi sono stati realizzati in prossimità dell’inaugurazione della mostra “Donna o Dea” (visitabile fino al 12 Maggio), che fa chiarezza appunto sulla centralità della donna in epoca Prenuragica e non solo.
Il writer è conosciuto per le numerose opere commissionate da clienti pubblici e privati, ma sopratutto per le sue “parole immediate” che affiorano nelle strade a scorrimento veloce in diverse parti d’Italia (Milano, Modena, Lodi, Cologno Monzese, Assago, Cagliari), ma anche Londra, Bristol, Srebrenica e Saumur nel resto d’Europa.
Il suo nome compare sui muri della Sardegna e successivamente di Milano dal Giugno del 2010, ma i suoi primi lavori risalgono al 2002. Il suo percorso artistico affonda le radici negli studi sul lettering, primo campo di esplorazione, per poi abbracciare l’arte figurativa in un continuo intrecciarsi di sperimentazione e ricerca stilistica. Dapprima è conosciuto per le firme propagandistiche comparse in diverse città d’Europa, per poi essere il marchio Manu Invisible associato a graffiti e opere di street art.
Il filo conduttore del suo percorso artistico è la tendenza alla comunicazione e alla propaganda di temi di interesse sociale, nell’azione e nel messaggio; proveniente da un background legato al mondo della street-art e del muralismo, predilige mantenere l’anonimato indossando una maschera nera da lui stesso disegnata, ispirata alla geometria e ai colori della notte, suo momento di maggiore ispirazione.[