Stole artigianali stampate a mano, poster e video ispirati all’arte contemporanea per il rispetto verso i beni pubblici e i sevizi di comunità.
Le sale dell’EXMA di Cagliari ospiteranno la quarta edizione di Museo in Transito – Quadri in azione. Una mostra-progetto che vede in esposizione i lavori degli allievi di tre istituti superiori cittadini che hanno reinterpretato e messo “in azione” nel quotidiano una selezione delle opere della Collezione Bartoli Felter. Ascolta l’intervista a Monica Mariani realizzata nella precedente edizione.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da una performance itinerante coordinata dalla danzatrice Monica Serra durante la quale tre gruppi di studentesse indosseranno le stole e saliranno su un autobus della linea 1 in normale servizio. Una serata che vedrà il coinvolgimento dei presenti per confluire poi all’EXMA dove le stole saranno sistemate all’interno della mostra. A conclusione della mattinata Simona Campus, direttrice artistica dell’Exma e le referenti di ArCoEs, associazione che promuove il progetto, chiuderanno con un intervento che racconterà il progetto nel suo insieme. Una iniziativa che evidenzia l’importante ruolo degli studenti a confronto con l’arte contemporanea.
ll progetto si configura come un’azione di arte pubblica che, a partire dalle scuole, vuole divulgare una realtà culturale ad un vasto pubblico. Tra le finalità dell’iniziativa è la diversa e originale qualificazione degli spazi artistici. Luoghio dell’arte saranno le pensiline del CTM che ospiteranno i poster della campagna promozionale. L’obiettivo è quello di offrire agli studenti la sperimentazione di percorsi formativi orientati allo sviluppo di competenze specifiche nel settore culturale. Oltre a queste anche sviluppare una nuova consapevolezza della cultura locale, dando vita a un laboratorio culturale in rete con la città.
IL PROGETTO
Museo in Transito è un insieme di azioni di divulgazione culturale e promozione del patrimonio artistico della Sardegna. Lo scopo è utilizzare il linguaggio artistico per ricucire in modo sempre nuovo il tessuto urbano e sociale. Il trasporto pubblico visto in una prospettiva per creare legami e imprevisti scambi tra varie socialità e diversi territori urbani. I mezzi pubblici diventano veicolo di promozione e divulgazione culturale.
L’Istituto Professionale Pertini, insieme al Liceo Artistico Fois e il Liceo Classico Dettori, hanno realizzato il progetto trasformando il territorio periferico cittadino in un centro di attività. Protagonisti del progetto gli studenti che affiancati da esperti e divulgatori di arte contemporanea e arte pubblica si sono confrontati creativamente con i quadri della Collezione Bartoli Felter. Quest’anno il progetto, giunto alla sua quarta edizione, si è avvalso della collaborazione dell’Exma.
Gli studenti dell’Istituto Pertini e quelli del Liceo Fois sono stati guidati dal designer Christian Tassi e dalla collaborazione di Adele Ferra. Tra i prodotti realizzati stole originali e una campagna pubblicitaria ispirate alle opere della Collezione Bartoli Felter. Un lavoro di confronto con il mondo dei pattern, realizzando delle stole stampate a mano con timbri da loro prodotti con materiale di riciclo e confezionate sotto la guida del docente Gianluca Melis. Gli 11 poster prodotti sono stati affissi in altrettante pensiline lungo il percorso del bus 1 che, collegando periferia e centro, tocca tutte le scuole coinvolte.
FINALITÀ
A partire dalle scuole, e attraverso un’azione di arte pubblica, è stato possibile divulgare una realtà culturale ad un vasto pubblico offrendo la possibilità di conoscere, con un approccio non istituzionale, opere che mantengono un loro interesse anche in una dimensione quotidiana.
Tutti gli alunni coinvolti hanno seguito un percorso teso a valorizzare le opportunità offerte dal progetto che favorisce il protagonismo dei giovani e il rapporto tra giovani e arte urbana.
L’azione di ArCoEs intende favorire la sperimentazione di percorsi formativi orientati allo sviluppo di competenze specifiche nel settore culturale e finalizzate a sviluppare una nuova consapevolezza della cultura locale, dando vita a un laboratorio in rete con la città. Un “luogo” attrattivo per i giovani in cui si possa trovare tempo e spazio per socializzare, conoscere, sperimentare e orientarsi alla formazione scolastica e al lavoro.