La magia di Marino De Rosas e degli Elva Lutza al Teatro Civico

Sabato 5 dicembre doppio appuntamento a Sassari per una performance dal vivo firmata Tronos con Marino De Rosas e gli Elva Lutza al Teatro Civico.

Sarà il teatro Civico di Sassari a ospitare sabato 5 dicembre un doppio, prestigiosissimo appuntamento firmato TronosDalle 20.30 sul palco del palazzo di Città di corso Vittorio Emanuele II l’etichetta discografica isolana presenterà in una serata esclusiva il chitarrista olbiese Marino De Rosas e il duo sassarese Elva Lutza con la cantante catalana Ester Formosa. De Rosas ed Elva Lutza presenteranno i loro dischi, Intrinada e Cancionero, pubblicati di recente da Tronos.

Marino De Rosas è considerato tra i più importanti chitarristi sardi contemporanei. Di certo, è l’unico che coniuga con grande abilità la musica della propria terra al flamenco e al fingerstyle. Olbiese, 73 anni, suona la chitarra da quando ne aveva 14. Ha fatto parte di numerose formazioni beat. Con I Pelati ha ottenuto un buon successo anche oltre Tirreno. Nel 1990 intraprende la carriera solista, e i risultati sono eccellenti. Marino De Rosas calca i palchi di importanti rassegne e festival in tutto il mondo, incide tre dischi e ottiene un successo straordinario, al punto da essere considerato dalla critica e dagli addetti ai lavori il maggior esponente della chitarra contemporanea sarda.

Di certo ad accrescere la sua fama è la collaborazione intrapresa con Andrea Parodi, che gli produce disco Meridies. I due si sono esibiti spesso insieme e i loro concerti hanno incantato gli appassionati della buona musica e i loro fan. Il successo del singolo Genna Silana ha anticipato quello di Intrinada, il nuovo album, con cui De Rosas si apre a un’orchestrazione più elaborata, dove i momenti acustici lasciano sempre più spazio a sonorità elettriche.

Una ottima conferma, sicuramente. Proprio come Cancionero, il nuovo lavoro che sabato gli Elva Lutza presenteranno insieme a Ester FormosaNico Casu e Gianluca Dessìsaliranno sul palco in compagnia di una delle grandi interpreti della canzone catalana. Sulla scena da trent’anni, Ester Formosa vanta sette dischi all’attivo e collaborazioni di prestigio, come quella con il grande chitarrista Toti Soler e con gli autori Jordi Guardans e Felìu Formosa, suo padre, considerato tra i più grandi letterati catalani viventi.

Ester è a suo agio in ogni ambiente musicale, spazia dalla tradizione della sua terra e delle Baleari alla reinterpretazione dei maggiori autori e poeti catalani, ritagliandosi uno spazio importante tra gli artisti della Nova Cançò Català, dalla rivisitazione dei classici della letteratura per musica ispano-americana alle divagazione jazzy. Dotata di registri che vanno dal contralto al soprano leggero e di un’intonazione impressionante, Ester Formosa è una delle voci più titolate di Catalogna, anche se deve il suo grande successo al teatro, soprattutto all’interpretazione del personaggio de La Canyi, con cui ha girato per anni nei maggiori teatri di Spagna.

La sua presenza sarà la ciliegina sulla torta alla performance degli Elva Lutza, considerati a buon diritto una delle realtà più interessanti del panorama musicale sardo. Vincitori del Premio Andrea Parodi nel 2011, i loro due precedenti lavori hanno incassato il consenso unanime di critica e pubblico. La loro musica è un inusuale mix di tradizione, improvvisazione di stampo jazz e canzone d’autore. Il progetto con Ester Formosa è protagonista del nuovo album, Cancionero. Brani in catalano, in sardo, in castigliano e in antico sefardita per un’opera che sta avendo una distribuzione internazionale a cura di Felmay.

Dopo aver girato per festival tra Italia, Francia, Inghilterra, Spagna e Sardegna, il trio torna a casa, a Sassari, patria musicale e non solo di Nico Casu e Gianluca Dessì. Cancionero, lo dice il titolo, è una raccolta di canzoni in parte originali, scritte in sardo e in catalano da Elva Lutza, alcuni classici dalla penna di Lluis Llach e di Bruno Lauzi e Stefano Rosso – tradotti in catalano dal poeta e drammaturgo Joan Casas Fuster – fino al folclore latinoamericano e alcune gemme tratte dal repertorio degli ebrei sefarditi, adattissime alle corde vocali e alla verve interpretativa di Ester Formosa. Tutti i brani sono arrangiati da Dessì e da Casu, che firma anche due brani originali. Suonano per loro Riccardo Tesi all’organetto, Bruno Piccinnu dei Cordas et Cannas alle percussioni e una straordinaria sezione di fiati. Il sound, fra tempi dispari, trombe di matrice popolare e chitarre versatili, porta il marchio di fabbrica di Elva Lutza. Sul palco del teatro Civico saranno accompagnati da Bruno Piccinnu alle percussioni.

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