Abbiamo intervistato la Compagnia del Bivacco che venerdì 18 gennaio ha portato a Cagliari lo spettacolo PIAMURI – Ballata per fiori innamorati – Storie di donne contro le mafie
Unica data in Sardegna, quella di venerdì 18 gennaio al TeatrExmà di Cagliari, per le giovani donne della Compagnia del Bivacco che hanno presentato il loro spettacolo vincitore della borsa teatrale Anna Pancirolli 2016.
PIAMURI- Ballata per fiori innamorati- Storie di donne contro le mafie è una pièce di e con Eleonora Iregna, Benedetta Marigliano e Lucia Nicolai che con una verve insolita per un tema generalmente trattato in modo cupo ma pur sempre appassionante, conquistano il pubblico nel ricordo di Rita Atria, Piera Aiello, Saveria Antiochia, Lea Garofalo e Denise Cosco, a cui dedicano la loro opera.
Divertenti e coinvolgenti, Eleonora, Benedetta e Lucia raccontato il coraggio delle donne. Il coraggio di ribellarsi a una vita fatta di silenzi imposti e condiscendenza, qualità imprescindibili per essere “donne d’onore”. Ma a quello che Paolo Borsellino chiamava “il puzzo del compromesso” loro rispondono ricercando “il fresco profumo di libertà” che le porterà, purtroppo, alla morte.
Sono donne che la Compagnia del Bivacco ricorda e omaggia utilizzando in scena non solo lenzuoli con impressi i loro nomi ma anche fiori, in una delicata allegoria, e raccontando le loro storie di testimoni a sfavore di padri, mariti, fratelli o figli in nome di un amore di giustizia.
L’idea di sviluppare uno spettacolo tutto incentrato sulle donne, generalmente avamposto silente della milizia mafiosa, è nata per caso e da subito le giovani attrici hanno sentito l’urgenza di connotarlo di caratteri nuovi, capaci di suscitare il riso e stimolare anche l’interesse dei più giovani grazie al linguaggio rap usato a sfondo di denuncia. “La risata è un modo per raccontare delle storie, ovviamente deve essere capace di andare in profondità e suscitare delle forti emozioni, ma noi pensiamo che questa sia la formula vincente del nostro lavoro che si prefigge proprio di raccontare, pur nel massimo rispetto possibile, queste storie in modo diverso” confida ai microfoni di Unica Radio Benedetta Marigliano, durante l’intervista post esibizione.
Una scenografia forse povera che non indulge in fronzoli, terreno fertile per facili distrazioni, ma che è capace di trasmettere l’essenziale, lasciando, al coraggio delle donne, tutto lo spazio che merita e andando dritto al cuore di chi, per fortuna, è ancora capace di emozionarsi.