Arriva in teatro l’opera dedicata a Maria Callas – Master Classè un omaggio verso un’artista indimenticabile, dotata di straordinario talento e grande sensibilità
Ritratto d’artista in “Maria Callas – Master Class” di Terrence McNally con Mascia Musy in cartellone (dopo il debutto IERI – giovedì 7 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Alghero), STASERA (venerdì 8 febbraio) alle 21 al Teatro / Centro Culturale di Dorgali, DOMANI (sabato 9 febbraio) alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e infine domenica 10 febbraio alle 18 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena (in collaborazione con DeaMater) per la Stagione 2018-2019 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Calendario
giovedì 7 febbraio ore 21 – Teatro Civico – Alghero
venerdì 8 febbraio – ore 21 – Centro Culturale – Dorgali
sabato 9 febbraio – ore 21 – Teatro San Bartolomeo – Meana Sardo
domenica 10 febbraio – ore 18 – AMA – Arzachena – (in collaborazione con DeaMater)
La pièce – nella fortunata traduzione di Rossella Falk (che vinse il Premio Eleonora Duse per la sua interpretazione della “Divina”) – racconta la vita e la carriera del grande soprano greco, dai difficili esordi ai trionfi al Teatro della Scala, fino al ritiro dalle scene, intrecciando i successi e i drammi privati, attraverso lunghi flashback che si alternano, in una sorta di “montaggio incrociato” fra passato e presente, alle lezioni alla Juilliard School Music di New York nei primi Anni Settanta.
Sotto i riflettori – accanto a Mascia Musy, attrice raffinata e versatile che presta il volto alla cantante, icona dell’opera lirica nel mondo – i soprani Sarah Biacchi e Chiara Maione e il tenore Andrea Pecci con Diego Moccia al pianoforte per la regia di Stefania Bonfadelli (produzione Società per Attori in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Fondazione Musica per Roma).
“Maria Callas – Master Class” è un omaggio – o forse meglio un atto d’amore – verso un’artista indimenticabile, dotata di straordinario talento e grande sensibilità, capace di spaziare dalle vertiginose arie del belcanto ai ruoli drammatici: lo spettacolo restituisce l’immagine di una donna coraggiosa e determinata, appassionata e fragile, docente severa, a tratti “crudele”, con la sua attenzione minuziosa ai dettagli alla ricerca della verità.
Una creatura affascinante e complessa – capace di incantare ancora con le sue leggendarie interpretazioni – insegnante generosa nel dispensare suggerimenti ma spietata nel sottolineare le imprecisioni, perduta a tratti nel mare dei suoi ricordi, dolci e amari, da cui emergono gli uomini della sua vita, nel contrasto tra l’affetto e la dedizione del primo marito e la brutalità e i tradimenti dell’armatore greco di cui si era invaghita, e i momenti cruciali e significativi di un’esistenza consacrata – e dominata dalla musica.
Mascia Musy – attrice di teatro, diretta da registi come Eimuntas Nekrosius in “Ivanov” e nell’emozionante “Anna Karenina” (per cui ha vinto il Premio Gassman, gli Olimpici del Teatro e Il Premio Ubu), Giuseppe Patroni Griffi, Luigi Squarzina, Giancarlo Cobelli e Antonio Calenda, Gigi Dall’Aglio e Emanuela Giordano, ma anche volto noto del piccolo schermo, da “Una donna per amico” di Rossella Izzo e “Ombre” di Cinzia TH Torrini, a “Assassine”, nonché conduttrice radiofonica -.dopo l’ “Orestea” di Luca De Fusco e la Blanche di “Un tram che si chiama desiderio” per la regia del cileno Cristiàn Plana – interpreta una Maria Callas ormai alla fine della carriera, profondamente amareggiata ma consapevole della propria arte – e in fondo del proprio destino.