L’intero lavoro di Marco Cocco è stato registrato, missato e masterizzato da Michele Palmas nel S’ardmusic Studio di Cagliari.Il disco verrà presentato ufficialmente sabato 9 marzo alle 21 al Jazzino in via Carloforte a Cagliari.
Esce ufficialmente venerdì 8 marzo”Body and soul“, il primo disco del cantante e musicista sardo Marco Cocco, crooner da anni protagonista sui palchi dei più importanti jazz club isolani, al debutto in studio da leader dopo un importante percorso di perfezionamento negli Stati Uniti sotto l’ala della cantante Sheila Jordan.
Dodici brani compongono l’ossatura del disco che si muove scientemente su alcuni tra i più importanti standard del jazz, brani significativi nel percorso dell’artista suonati e riarrangiati grazie a un importante lavoro in studio sul confine tra innovazione e profondo rispetto della tradizione. Al suo fianco una rodata formazione dal consolidato interplay formata dal pianista Mauro Mulas e dal contrabbassista Alessandro Atzori, con Paolo Nonnis alla batteria, Massimo Ferra alla chitarra e Marco Argiolas ai sassofoni e al clarinetto. L’intero disco è stato registrato presso il S’ardmusic Studio di Cagliari con la supervisione di Michele Palmas che ne ha curato registrazione, missaggio e mastering.
Le foto sono, invece, di Sara Deidda, e le grafiche sono state curate da Gio Piras.“Body and soul” è distribuito da YPK Entertaiment ed è disponibile in oltre 150 piattaforme di musica in streaming (tra le quali Spotify, Amazon Music, Youtube Music, Deezer) e può essere ordinato sul sito www.marcococcomusic.com. Il disco verrà presentato ufficialmente al Jazzino di Cagliari (via Carloforte, 74) domani (sabato 9 marzo)alle 21.
«L’idea di registrare un disco popolava da tempo i miei pensieri – racconta Marco Cocco – e sono felice di averla finalmente concretizzata. Body and soul è il risultato di anni di studio, concerti e tanti viaggi tra i quali spicca il più significativo, quello che mi ha permesso di studiare negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio in canto jazz promossa e supportata dalla leggenda vivente nel mondo della musica di matrice afroamericana, la cantante Sheila Jordan.
L’album rende omaggio a mostri sacri del genere swing come Frank Sinatra, Louis Armstrong, Dean Martin, Mark Murphy e Johnny Hartman, tra gli altri, ma non solo: rappresenta un’importante evoluzione nel mio percorso musicale. Non è stato semplice scegliere nello sconfinato songbook del jazz, ma alla fine ciascuno dei brani selezionati ha un preciso significato. È un disco che nasce dalla prolifica collaborazione con gli amici musicisti che fanno parte della band e con i quali condivido i palcoscenici con svariati progetti musicali.
È stato bello vivere ogni fase legata alla nascita dell’album: dal concepimento, alla scrittura degli arrangiamenti, le registrazioni, il master, le foto, la stampa delle copie fisiche, fino ad arrivare all’adrenalinico periodo che ne precede il lancio ufficiale. Belle emozioni, che riaffiorano ogni volta che riascolto ogni singola traccia. Sono soddisfatto e ricco di stimoli musicali che mi portano a continuare con lo studio. Il prossimo disco di inediti è già in cantiere.»
IL DISCO – Body and soul è il primo album del cantante cagliaritano Marco Cocco, per la prima volta in studio da leader. Il disco racchiude al suo interno dodici brani (vere e proprie pietre miliari) attinte dal vasto songbook americano. Have you met miss jones è un brano di Rodgers/Hart, risalente al 1937, riletto in chiave swing sulla traccia della recente versione del cantante inglese Robbie Williams. Le delicate note intessute dal pianoforte di Mauro Mulas aprono il disco affiancando sapientemente la voce di Cocco in un brano dal testo ironico, dal significato ricco di molteplici sfaccettature. Il lavoro in studio è stato finalizzato a una particolare cura degli arrangiamenti, con un importante accento dato alla sezione ritmica composta dai rodati Alessandro Atzori e Paolo Nonnis.
Body and soul (Heyman/Sour/Eyton/Green, 1930) è la title track, brano di riferimento per l’autore, incisa dopo un accurato studio su molteplici versioni, tra le quali spicca quella di Eddie Jefferson, che riproduce con la voce il caratteristico suono del sassofono di Coleman Hawkins, ricercato con attenzione dal sassofono di Argiolas. Stolen Moments (Oliver Nelson, 1960) è la colonna sonora del periodo che Cocco ha trascorso negli Stati Uniti per studiare canto jazz al fianco di Sheila Jordan, tra le più influenti cantanti del genere di matrice afroamericana (che nonostante i suoi novantanni continua a esibirsi sui palcoscenici di tutto il mondo). La versione di riferimento, in questo caso, è quella di Mark Murphy, del quale è stato adottato anche l’arrangiamento del testo nel quale è stato inserito un solo di scat ispirato al suo personalissimo stile, strizzando l’occhio, altresì, alla profondità vocale del cantante statunitense Kurt Elling.
I’ve got you under my skin è, invece, uno dei primi brani che l’artista cagliaritano suonava con il suo primo quintetto swing. Si tratta di una composizione di Cole Porter del 1936, a cui è molto affezionato e i cui significati sono variegati, prestandosi a tante differenti interpretazioni. Nature boy (Ahbez, 1947) è un brano a cui l’artista è particolarmente legato in cui spicca la chitarra di Massimo Ferra, e al quale, in questo caso, si è deciso di donare delle personali sfumature con dei colori di rumba sudamericana. On the sunny side of the street (McHugh/Fields, 1930) invita a gioire alla vita, passeggiando sempre nella sua parte soleggiata e affrontando sempre i problemi con positività, con il bicchiere sempre mezzo pieno. La scelta di questa canzone è legata alla importante collaborazione che il crooner ha avuto nel tempo con il batterista cagliaritano Vittorio Sicbaldi, importante fonte di ispirazione e dal quale ha appreso tanti trucchi e segreti del mestiere.
Da sottolineare nell’arrangiamento il ruolo del clarinetto di Marco Argiolas. Nancy (with the laughing face) è, invece, una composizione del 1942 di Jimmy Van Heusen e Phil Silvers, vera e propria dichiarazione d’amore di Cocco nei confronti di Frank Sinatra che la dedicò a sua figlia Nancy, un brano molto dolce che in studio si è scelto di rispettare fedelmente (incidendone solo un chorus). On the street where you live (Loewe/Lerner, 1956) omaggia la versione di Dean Martin, di cui è storica quella con la Big Band. Small day tomorrow (Dorough/Landesman) è un altro brano consigliato all’autore da Sheila Jordan e anche in questo caso ruolo fondamentale è ricoperto dalla chitarra di Massimo Ferra. Come fly with me (Van Heusen/Cahn, 1957) è, tra tutti i brani del disco, quello maggiormente arrangiato e personalizzato, con la precisa volontà di fornire una nuova e interessante lettura. I’m a fool to want you (Sinatra/Wolf/ Herron, 1951), infine, chiude il disco con delle delicate note di malinconia, che rimandano alla fine della storia d’amore tra Frank Sinatra e la bellissima Ava Gardner. Decisivo, infine, l’importante lavoro svolto nel S’ardmusic studio di Cagliari, con la preziosa collaborazione di Michele Palmas, esperto professionista da decenni attivo nella scena musicale internazionale.
L’ARTISTA – Marco Cocco nasce a Cagliari nel 1980. Cresciuto nell’hinterland del capoluogo sardo, sin da piccolo nutre interesse per la musica iniziando lo studio della chitarra da autodidatta. La passione per il canto arriva più tardi, verso i vent’anni, e diventa, negli anni a seguire, la sua principale forma di espressione artistica. Colpito profondamente dalla musica delle grandi orchestre swing, ne studia e approfondisce il genere negli anni. Dal 2010 si esibisce regolarmente come crooner in diverse formazioni, proponendo un repertorio che trae ispirazione dall’American Songbook. Nel 2016 riceve dalla cantante Sheila Jordan una borsa di studio in canto jazz che gli permette di perfezionarsi negli Stati Uniti. Il 31 dicembre 2018 è tra gli artisti in scena per i festeggiamenti del Capodanno cagliaritano. L’8 marzo 2019 esce il suo primo disco “Body and soul” distribuito da YPK Entertainment.