Tutto pronto a Cagliari per il Primo Forum Internazionale della Cooperazione Euro Mediterranea.
L’evento è organizzato dalla Camera di Cooperazione Italo – Araba e si articolerà in due giornate. Oggi è prevista una sessione plenaria dedicata ai risultati e alle prospettive della cooperazione in ambito euro mediterraneo (Hostel Marina, ore 17). Nella seconda, giovedì 14 marzo, sono in programma una serie di seminari tematici con relatori esperti del settore della cooperazione internazionale (Sala Basile, Villanova Coworking, via san Saturnino 7, dalle ore 9 alle ore 13). L’evento ha ricevuto il contributo della Fondazione di Sardegna. La partecipazione è libera.
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La scelta di Cagliari come sede del primo Forum Internazionale della Cooperazione Euromediterranea non è casuale. La Sardegna, dal 2007 al 2013, è stata Autorità di Gestione del programma di cooperazione internazionale ENPI CBC Med Bacino del Mediterraneo. Un ruolo che è stato riconfermato fino al 2020, con la sigla ENI CBC Med. Il programma è un punto di riferimento per la cooperazione tra attori pubblici e privati nel bacino del Mediterraneo. Oltre a consentire la realizzazione di progetti mirati, che migliorano concretamente la vita delle persone contribuendo allo sviluppo di tutti i territori protagonisti, tra cui la Sardegna stessa, il programma costituisce un’opportunità straordinaria per condividere e definire una visione comune, in grado di aprire la strada a nuove e rinforzate reti istituzionali tra le due sponde del Mediterraneo.
La sessione plenaria di oggi, dal titolo la “Cooperazione Euro-Mediterranea: risultati e prospettive”, vedrà la presenza dei rappresentanti della Camera di Commercio e dell’Industria di Sfax in Tunisia (Ikram Makni) e della Camera di Commercio Italo Maltese (Enry Di Giacomo) molto attive nel bacino del Mediterraneo grazie a numerosi progetti che vedono come partner anche la Camera Italo Araba. Nella sessione plenaria, intervengono Carlo Tidu (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Aldo Puleo (Autorità di Gestione ENI CBC MED), Mauro Carta (Fondazione con il Sud – ACLI), Gabor Pinna(Sfirs spa), Massimo Temussi (Direttore Generale ASPAL) e Antonello Cabras (Presidente Fondazione di Sardegna). Introduce Raimondo Schiavone (Consigliere delegato Camera di Cooperazione Italo Araba).
Domani giovedì 14 marzo il Forum sarà dedicato interamente ai seminari tematici. Si parte alle ore 9 con il workshop dal titolo “Nuova programmazione 2021 – 2027”. Partecipano Roberto Carpano (EuropaBook), Silverio Ianniello (Fondazione Collegio Europeo di Parma), Enry Di Giacomo (Camera di Commercio Italo Maltese).
Alle ore 10.15 è la volta del seminario dedicato alle “Buone pratiche di cooperazione”, un focus sui progetti che hanno rappresentato un’eccellenza nel campo della cooperazione euromediterranea. Partecipano: Aldo Berlinguer (Università di Cagliari), Laura Casta (Communication Manager Progetto GRENECO), Emanuele Cabras (OpenMed), Ikram Makni (Camera di Commercio e dell’Industria di Sfax (Tunisia) e Alessandro Franchi (Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna).
Chiusura con il terzo seminario alle ore 11.30, con una sere di relazioni dedicati alle Tecniche di progettazione euromediterranea. Le relazioni sono diFabrizio Floris (Financial Manager), Benedetta Iannelli (ACLI) e Stefania Melis (Europrogettista).
LA CAMERA DI COOPERAZIONE ITALO ARABA
La finalità principale della Camera di Cooperazione Italo-Araba, creata nel 1972, è la promozione della cooperazione economica e delle relazioni commerciali dell’Italia con i 22 paesi della Lega degli stati arabi: Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Comore, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Giordania, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Mauritania, Oman, Palestina, Qatar, Siria, Somalia, Sudan, Tunisia, Yemen. Nei 47 anni di attività la CCIA ha operato per favorire l’internazionalizzazione delle imprese, offrendo loro un quadro di conoscenze e informazioni oltre a specifici supporti tecnici e operativi, destinati sia alle grandi e medie che alle piccole e micro aziende.