Assl, studenti e sindaco in perlustrazione nei luoghi dove sorgerà il nuovo ospedale
Un sopralluogo nel posto in cui sorgerà il nuovo ospedale: un’area di oltre dieci ettari che ora è solo campagna, ma che si candida a ospitare quella che diventerà la struttura sanitaria pubblica più moderna in Sardegna.
Il direttore della Assl di Sanluri Antonio Onnis, insieme ai tecnici della Azienda socio sanitaria locale, e al sindaco di San Gavino Monreale, Carlo Tomasi, ha accompagnato nel luogo deputato a ospitare la nuova struttura gli studenti della quarta A e della quarta D del liceo scientifico Marconi-Lussu di San Gavino.
Il nuovo ospedale è il tema centrale di Uspidali Now e Ghostospital, i progetti di alternanza scuola-lavoro coordinati dalle professoresse Alessandra Giagheddu e Pier Anna Collu, che verranno presentati venerdì 15 marzo 2019 alla Mediateca del Mediterraneo, in occasione della Settimana dell’Amministrazione Aperta 2019, nel corso di “Scambiamoci dati” – esperienze ASOC Sardegna a confronto – #ASOC1819.
L’iniziativa coinvolgerà gli esperti della Regione Sardegna, dell’Associazione Sardegna 2050 e i ragazzi delle scuole impegnati nel percorso di ASOC – A Scuola di Open Coesione 2018/19, che dialogheranno insieme sul tema dell’amministrazione trasparente in Sardegna, con l’obiettivo di promuovere la trasparenza dei progetti finanziati dall’Unione Europea nell’Isola.
L’incontro di oggi è l’ultimo di un percorso di partenariato tra la Assl di Sanluri e l’Istituto scolastico, che ha messo in campo vari momenti di confronto fra gli studenti e il direttore della Assl di Sanluri.
“Poterci confrontare, fuori dal buio dei nostri uffici e delle nostre burocrazie massacranti, con intelligenze che condizioneranno il futuro e avranno modo di vedere questo ospedale anche come opportunità di lavoro, è stato molto stimolante”, afferma Antonio Onnis.
“E’ stato interessante anche mettere in evidenza insieme ai ragazzi quali competenze professionali potranno essere necessarie per rendere la struttura funzionante: medici, infermieri, ingegneri, assistenti sociali, psicologi.
Confrontarmi con chi sta per iniziare un percorso professionale, per me, è stata una esperienza importante”.
Venerdì 15 marzo i progetti verranno presentati alla Mem. “I due gruppi hanno lavorato in parallelo, c’era tanto interesse da parte dei ragazzi sull’ospedale”, spiega Pier Anna Collu.
“E’ stato un percorso molto sentito dagli studenti che è andato oltre le ore di lavoro in classe, anche grazie alla grande disponibilità, elasticità e apertura da parte delle istituzioni coinvolte, Assl e Comune”.