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Global strike for future, Cagliari è presente

Il capoluogo sardo si mobilita per Friday for future: l’iniziativa di Greta Thunberg spinge gli studenti a manifestare per il clima e la tutela dell’ambiente

Lo sciopero globale nato dal movimento Friday for future, un’iniziativa della giovane studentessa svedese Greta Thunberg, prende vita anche a Cagliari grazie alla volontà di singoli, associazioni studentesche e non con l’aggiunta di alcuni rappresentanti degli istituti superiori. Se il collettivo organizzativo è composto da alcune associazioni studentesche come Unica 2.0, EurekaRDSM e ISAWO, numerosi sono stati i singoli che hanno voluto impegnarsi nell’organizzazione dello sciopero, che ha di fatto raggiunto una portata internazionale. L’azione di Greta Thunberg, impegnata a presidiare il Parlamento svedese tutti i venerdì dallo scorso agosto, con in mano un cartello con scritto Skolstrejk för klimatet (letteralmente sciopero scolastico per il clima), ha ispirato migliaia di studenti, e non solo, in tutta Europa.
Il fine della mobilitazione è quello di chiedere una presa di coscienza da parte dei politici perché possano incidere su quelle che sono le cause del futuro climatico, ormai a repentaglio.

Quello del clima, e della tutela dell’ambiente in generale, è un tema che ha preoccupato diverse generazioni senza mai riuscire ad avere un impatto forte, segnante e di prima posizione nelle agende politiche. Se è vero che in questi ultimi due decenni si è assistito a timidi tentativi di impostare un piano di scala globale per la tutela del clima, è ancor più vero che si è verificata una vera e propria impasse istituzionale, mai capace di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Il corteo

La manifestazione partirà a Cagliari alle 9.30 con il seguente percorso: raduno in Piazza Garibaldi, partenza dalla medesima piazza verso via Sonnino, via Logudoro, via Cimitero, Viale Bonaria, via Amendola, via Roma. Il sit-in conclusivo si terrà nella zona pedonale del porto di Cagliari, nel Lungomare New York 11 settembre, in prossimità della Fontana Monumentale.

Forte e decisa la presa di posizione delle associazioni studentesche aderenti alla manifestazione: “Abbiamo assistito a patti per abbattere il riscaldamento globale disertati da grandi produttori, obiettivi del protocollo di Kyoto che sono rimasti solo una lista di firme su un pezzo di carta straccia, e ancora l’accordo di Parigi snobbato dagli Stati Uniti. Abbiamo assistito impotenti ad un sistema di produzione globale che sacrifica l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, il terreno che calpestiamo per un profitto, per un margine. Tutto questo con l’avvallo delle istituzioni che, senza nasconderlo troppo, hanno sempre preferito la ricchezza prodotta rispetto alla tutela dell’ambiente. “Il tempo stringe” è una frase che ci è stata ripetuta spesso, senza produrre gli effetti desiderati. Questo perché una minaccia percepita con distacco, proveniente da un futuro troppo lontano, non intimorisce. Il problema è che la nostra generazione, lo studente di oggi, pretende un futuro in un ambiente sano e la minaccia non è più così lontana: gli effetti del riscaldamento globale si stanno manifestando, alcune città sono già sature di smog, gli oceani ospitano isole intere di plastica che vagano come zattere in balìa delle correnti.”

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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