Appello al neo governatore Solinas, si pronunci e respinga ipotesi del deposito nucleare in Sardegna
A fronte dell’esclusione dalla Carta nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee alla localizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi (Cnapi) delle aree classificate in zona sismica 2 “in cui sono possibili forti terremoti”, il comitato “NonucleNoscorie” rilancia la battaglia contro l’individuazione della Sardegna come territorio per dislocare il sito unico per le scorie nucleari radioattive. E chiedono una netta presa di posizione al governatore in pectore Christian Solinas.
Scorie? No, grazie. E soprattutto, la Sardegna non può e non deve diventare “una vera e propria pattumiera”.
“Abbiamo seriamente il sospetto che si stia preparando una corsia preferenziale per portare le scorie nucleari in Sardegna – attacca il Comitato – Sappia il governo, che in nessun caso i sardi rinunceranno alla tutela della volontà già espressa dal popolo sardo, anche con atti ufficiali: referendum, leggi e ordini del giorno regionali, delibere dei Comuni e delle Province, determinazione della Conferenza Episcopale Sarda”.
“Solinas si pronunci chiaramente e dica ai sardi se intende uniformarsi alle decisioni che stanno maturando nell’area politica che lo ha portato alla carica di presidente – osserva ancora il Comitato – o intende rispettare la volontà del popolo sardo, che già si è democraticamente espresso”. Nel frattempo ci si prepara ad una mobilitazione di massa: un primo presidio potrebbe già tenersi nel giorno dell’insediamento del nuovo governatore.