Mix tra metropoli e suoni isolani con il trio Malasorti e il loro S’ArdiCity
Atmosfere metropolitane e suoni dall’Isola con il “S’ArdiCity” del trio Malasorti – formato da Francesco Medda “Arrogalla” (live electronics), Emanuele Pittoni (voce) e Francesco Bachis (tromba) – in concerto DOMANI (mercoledì 10 aprile) alle 21.30 al Jazzino di Cagliari, giovedì 11 aprile alle 19 al Museo Nivola di Orani, venerdì 12 aprile alle 21 al Jazz Aroma Caffè di Oristano e infine sabato 13 aprile alle 20.30 al Vecchio Mulino di Sassari sotto le insegne del Jazz Club Network organizzato dal CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Malasorti riunisce tre artisti dai percorsi diversissimi che spaziano dalla musica popolare sarda al jazz, alle derive contemporanee dell’hip hop e dell’elettronica in un progetto musicale che attraversa differenti territori sonori e mescola generi e stili con una cifra inconfondibile in bilico fra tradizione e innovazione. Un’alchimia inedita di melodie e ritmi tra echi ancestrali dall’Isola al centro del Mediterraneo e rimandi alle musiche caraibiche in un gioco di liberi accostamenti e contrasti caratterizza il disco di Malasorti intitolato “S’ArdiCity” (uscito per l’etichetta S’ArdMusic), in cui confluiscono le diverse anime dell’ensemble aperto a sempre nuove suggestioni all’interno di una moderna “narrazione” ispirata alle culture meticce del terzo millennio.
Malasorti / “S’ArdiCity” riflette la complessità dello scenario urbano in cui coesistono forme musicali diverse in continua evoluzione, con stratificazioni e intersezioni da cui scaturiscono nuove varianti: il progetto del musicista, compositore e producer di respiro internazionale Francesco Medda / Arrogalla con l’eclettico trombettista/ antropologo Francesco Bachis e con il cantante (e scrittore) Lele Pittoni – entrambi provenienti dalla rocksteady band dei Ratapignata attinge al ricco humus di Cagliari e hinterland per creare una originale e travolgente miscela sonora che guarda all’avanguardia senza dimenticare le radici. Una spiccata attitudine all’ascolto e all’osservazione del reale si traduce in una “fotografia” del melting pot isolano, tra numerose influenze e coraggiosi “innesti” in cui si riconoscono le differenti correnti – dal dub al jazz, passando per reggae, cumbia e reggaeton, oltre alla techno e all’hip hop – con “strane” consonanze con la tradizione della poesia improvvisata.
Sull’onda del successo “virale” del videoclip “Malasorti” con la regia di Enrico Ciccu e la realizzazione di un ep per la label francese “LCL / Libre Comme L’air” – oltre alla collaborazione con l’illustratore Gianluca “Marjani” Marras – l’ensemble che « usa il dub e il “non finito” come linguaggio e che ama curiosare tra poetiche sarde, tropicali, balkan, jazz e mediterranee» ha registrato il primo album – “S’ArdiCity” – quasi un viaggio alla scoperta dei suoni, delle voci e dei “rumori” delle moderne città dell’Isola.