Il musicista e cantautore romano Leonardo Angelucci racconta il suo weekend sardo: un concerto, tanto buon cibo e il nuovo videoclip del brano “Sa Terra” insieme a Bujumannu dei Train To Roots
Non è sardo, ma spesso decide di farsi adottare dall’isola e trarre l’ispirazione da mettere sulle corde della propria chitarra. Leonardo Angelucci ha preso sorvolato il mare ed è arrivato fino a Iglesias, nel Sulcis, per suonare il suo ultimo album intitolato Questo frastuono immenso. Cantautore romano, chitarrista, frontman dei Lateral Blast e collaboratore di Daniele Coccia Paifelman (Il Muro del Canto), Angelucci è profondamento legato alla Sardegna: proprio per questo ha voluto includere nel suo primo disco Sa Terra, un brano in lingua sarda contaminato da sonorità latin-rock, che ha sancito l’inizio della collaborazione con Simone Bujumannu Pireddu, voce storica dei Train to Roots.
L’album Questo frastuono immenso parla della capacità di amare ed essere felici, della linea di confine tra amore e amicizia, del desiderio di possedere il bene e di tenere a debita distanza il male, del bisogno di distrarsi e della fatica a lasciarsi andare. A legare ulteriormente le dieci tracce dell’album, una spiccata attenzione alle sonorità, che vanno dal pop-rock alle sonorità sixties, dal folk al reggae, passando per il punk e ritmi calypso. Questo frastuono immenso è stato prodotto artisticamente da Manuele Fusaroli, artigiano del suono, musicista e noto produttore (The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nada, Luca Carboni, Motta, Nobraino, Le luci della centrale elettrica), insieme allo staff di Massaga Produzioni. Nel disco, oltre a Simone Bujumannu Pireddu, Daniele Coccia Paifelman de Il Muro del Canto.
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