Prende il via domani, 30 aprile, ai giardini di via Tavolara a Sassari, la prima di due giornate di manifestazioni.
Anche la Dinamo partecipa al primo maggio, con la finale di ritorno di Eurocup contro i tedeschi del Wurzburg. La partita sarà trasmessa alle 17 in diretta nel maxischermo allestito ai giardini di via Tavolara, grazie alla sensibilità e disponibilità del presidente Stefano Sardara, che ha voluto favorire l’iniziativa delle associazioni. Tutte le persone che decideranno di trascorrere il 1 maggio a Sassari, e di partecipare alle manifestazioni e alle iniziative programmate, sin dal 30 aprile avranno la possibilità di assistere all’importante match di basket. L’evento sportivo, particolarmente atteso in città, si inserisce perfettamente all’interno degli eventi programmati ai giardini.
Sarà dunque un primo maggio dedicato allo stare insieme, a condividere spazi e momenti di riflessione, all’intrattenimento, all’arte e alla musica, e, come detto, allo sport. Il ricco cartellone di appuntamenti ed eventi, promosso da Heliogabalus e dal Comitato 1 maggio, è stato completato ed è pronto per essere proposto nei due giorni di manifestazione ai giardini pubblici di Via Tavolara.
Si parte infatti domani, martedì 30 aprile, in pieno centro e con l’obiettivo di regalare a tutto il nord ovest dell’isola una grande festa. Il tema centrale rimane ovviamente il lavoro, con tutte le implicazioni e gli aspetti ad esso collegati. La lotta contro le disuguaglianze e la povertà, il rispetto dell’ambiente, l’integrazione.
Le associazioni che hanno contribuito all’organizzazione del primo maggio sassarese sono numerose, Acli, Uisp e Endas su tutte, ma all’iniziativa hanno partecipato diverse realtà associative. Il programma musicale di domani parte dalle 17,00 sul palco allestito ai giardini di vis Tavolara.
Tra gli artisti più attesi della prima serata: gli One Dimensional Man, un power rock trio attivo dal 1995. Composto da Pierpaolo Capovilla (basso e voce), Carlo Veneziano (chitarra) e Franz Valente (batteria). Una pietra miliare della scena underground italiana.
E poi gli Apollo Beat. Il progetto multi-mediatico della band sassarese nasce nel 2012 ed è caratterizzato da una spiccata componente funk anni ’70. A partire dal 2018, il progetto Apollo Beat si riporta sulla musica, mettendo in cantiere un nuovo album musicale, “Sfera”. Il concerto del 30 Aprile, a Sassari, sarà l’occasione per presentare in anteprima dal vivo i brani presenti nel disco, per un viaggio musicale a metà fra lo spazio, la terra e la zona abitabile.
Spazio poi ad uno dei dj/produttori più affermati della scena italiana ed internazionale, D-Lewis. Sempre domani sono previste anche le esibizioni di Slania, Kapula, Alfrenk, Mildred, Devid Bassu, Vera Project e Massimo Solinas.
Sempre domani sarà possibile ammirare anche l’installazione video dedicata alle lotte operaie e studentesche in Sardegna. Le foto sono di Salvatore E. Masala in collaborazione con Ogros Fotografi.
Uno spaccato del meglio dello street food isolano sarà presente al Primu Maju ai giardini pubblici. Eat&buffas -felice gioco di parole tra il sardo e l’inglese- è un progetto che ha lo scopo di diffondere la cultura del cibo di strada. Lo street food è da sempre, soprattutto nel nostro paese, un fattore di aggregazione sociale in grado di abbattere la maggior parte dei pregiudizi etnici e culturali.
“Grazie al cibo, le culture si incontrano, si mischiano e si contaminano, producendo un valore positivo che va aldilà di un pasto o di una ricetta. Come la lingua e la musica, anche il cibo può essere un veicolo di stabilità in grado di aggregare i popoli”. Dice così Davide Facci, presidente dell’associazione, ed aggiunge: “Noi sappiamo che Il cibo può diventare anche produttore di pace, nel momento in cui si rispetta la terra e chi la terra ogni giorno la coltiva; ed il rispetto passa anche attraverso il classico fluire delle stagioni, con un’agricoltura di tipo biodinamico che punti di più alla qualità che alla quantità”.
“La terra si rispetta altresì, contrastando l’inquinamento delle falde acquifere, comprando e mangiando non solo prodotti genuini, ma anche dotati di certificazioni etiche che dimostrino la mancanza di sfruttamento dell’uomo sull’uomo”, aggiungono Giovanni Cocco e Lillo Carboni, soci fondatori di Eat&buffas, che con questo richiamo al lavoro rafforzano la loro presenza alla festa dei lavoratori.
Tra gli stand e i truck colorati si potranno gustare le migliori produzioni isolane. Dai wüstel artigianali made in Sardegna agli Hambuerger di Bortigalesa, passando per i fritti di pesce, gli arrosticini di pecora. Non mancheranno menù dedicati ai più piccoli e a chi soffre di intolleranze alimentari. I prezzi saranno alla portata di tutti, nel rispetto della miglior tradizione del cibo di strada.