Rileggere il Sessantotto in due libri, un documentario e un film, è questa l’idea dei quattro appuntamenti del Cagliari Film Festival che si svolgeranno a Cagliari il 16 e il 17 Maggio, alla Fondazione di Sardegna con le presentazioni dei libri e al Cinema Greenwich con le proiezioni.
Un piccolo itinerario per raccontare le emozioni di una generazione composita e eterogenea, che col Sessantotto, presto diventato mito, segnò sotto il profilo sociale, culturale e politico un pezzo importante della nostra storia. Il Sessantotto fu la risposta a una società ancora chiusa ma allo stesso tempo in profonda trasformazione. Tra le spinte che portarono all’esplosione di quella indimenticabile stagione, l’emigrazione verso le grandi città del Nord, una modernizzazione squilibrata e senza regole, l’esplodere della protesta studentesca nell’università di massa, l’accendersi di una nuova fase della lotta sindacale e, su tutto, i cambiamenti di costume che furono alla base e insieme un prodotto del Sessantotto.
Il primo appuntamento è ospitato dalla Fondazione di Sardegna (Via Salvatore da Haorta n. 2) , il 16 Maggio alle 18,30, e ha come protagonista il fotoreporter freelance milanese Uliano Lucas che presenta il libro Sognatori e ribelli Fotografie e pensieri oltre il Sessantotto: sitratta diun racconto fotografico composto da ottanta sue immagini, affiancate ai ricordi su come Lucas ha vissuto e visto quegli anni; ne emerge il ritratto di una società complessa in veloce trasformazione e una riflessione sull’onda lunga che il movimento ha generato.
Alle 21,30 dello stesso 16 Maggio il secondo appuntamento al Cinema Greenwich in Via Sassari 67, la proiezione del documentario Sessantotto L’utopia della realtà (2006)di Ferdinando Vicentini Orgnani, che attraverso decine di testimonianze (tra le altre quelle di Luciana Castellina, Franco Piperno. Judith Malina, Fernanda Pivano, Mario Capanna) cerca di fare il punto sui movimenti che hanno dato vita alla contestazione del Sessantotto non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti.
Il giorno seguente, il 17 Maggio alle 18,30, il terzo appuntamento (sempre alla Fondazione di Sardegna) con il critico cinematografico Gianni Olla che presenta il suo A morte i padri Cinema e film negli anni della contestazione 1964-1976 : individuando nel cinema e nel complesso della produzione audiovisiva uno specchio allo stesso tempo sociologico e antropologico capace di riassumere lo spirito del tempo, Gianni Olla costruisce una interessante filmografia capace di racchiudere alcuni passaggi cruciali dell’epoca.
La Rassegna chiude al Greenwich alle 21,30 con la proiezione del film di Michelangelo Antonioni Zabriskie Point (1970), un film i cui temi: la contestazione giovanile e l’occupazione delle università americane, la protesta contro la guerra del Vietnam e l’intervento repressivo della polizia, il viaggio e il libero amore come forma di ribellione, con il contributo della colonna sonora dei Pink Floyd, mostra i molti accenti tragici degli anni del Sessantotto.
Gli appuntamenti sono organizzati dall’Associazione culturale Tina Modotti in collaborazione con Storie in trasformazione e Onde corte , il Cinema Greenwich, l’ospitalità della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio Unipol Abacus Intermedia.