Irene Muscas e Pema Melis si sono aggiudicate il premio bandito dall’ateneo per l’evento annuale che dibatte di scienza, staminali e divulgazione per l’evento Unistem day
“Noi giovani…come cellule staminali” è il titolo del video realizzato da Irene Muscas e Pema Melis, quinta E del Liceo Europeo-Convitto nazionale di Cagliari, premiato ieri dalla commissione dell’ateneo del capoluogo nell’ambito del concorso “Reporters Unistem day 2019”. Le autrici hanno firmato il lavoro che ha conquistato la giuria (presidente Alessia Zurru, Alessio Squassina, Valeria Sogos e Mario Frongia) per “aver colto con originalità, pathos visivo, colonna sonora e contenuti” il messaggio insito nella manifestazione tenutasi il 15 marzo scorso, in concomitanza nazionale e internazionale, nell’aula magna “Alberto Boscolo”, Cittadella universitaria di Monserrato.
UN SEGNALE DI CIVITA’ E SPERANZA.
“Irene e Pema hanno colto il messaggio insito nell’iniziativa: scienza, innovazione e conoscenza sono le basi della libertà. Chi studia, verifica e approfondisce con metodi scientifici certificati e replicabili ovunque conquista valori e comportamenti attendibili nel mondo dei diritti e delle garanzie. Siamo felici – ha detto la professoressa Micaela Morelli – di avervi avuto dalla nostra parte”.
Le ragazze, visibilmente emozionate, hanno ricevuto un bonus da 500 euro da spendere in materiale, tecnologia e supporti informatici. La cerimonia – tenutasi in aula e apertasi con la proiezione del video vincitore – pur rapida e frugale è stata toccante. “Siamo orgogliosi di aver partecipato a Unistem. I ragazzi – ha rimarcato Cristina Onnis, docente di Scienze che con la collega Patrizia Obino ha curato la presenza della delegazione del Convitto a Unistem 2019 – hanno percepito qual è il valore fondante dello studio e della ricerca scientifica”. Da Paolo Rossetti, rettore dell’istituto di via Pintus, parole alla panna per l’Università di Cagliari: “La partecipazione all’evento sulle cellule staminali è stato proficuo sotto diversi aspetti. Noi puntiamo sulla conoscenza e ci prodighiamo per consentire ai nostri allievi esperienze includenti e innovative. La gratitudine per l’ateneo è mia personale e dell’intera comunità, docente e discente”. Infine, il commento di pregio di Elena Cattaneo. La senatrice a vita, scienziata, docente alla Statale di Milano e fondatrice, nel 2006, del Centro di ricerca sulle cellule staminali, ha tagliato corto: “Bravissime!”.
LA GIORNATA E IL CONCORSO.
Ricerca, cellule staminali e sport hanno costituito il mix dell’undicesima edizione di Unistem 2019. L’evento – aperto da un collegamento con gli atenei di Granada e Potenza – ha coinvolto trentamila studenti di novantanove atenei e centri di ricerca e trecento scuole superiori in quattro continenti. Oltre all’Italia in prima fila allievi di Australia, Austria, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Svezia e Ungheria. Ospiti e testimonial in Cittadella universitaria, l’apneista Chiara Obino e la mezzala del Cagliari Lucas Castro. Ai lavori – coordinati da Iole Tomassini e Micaela Morelli – hanno relazionato gli esperti Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Eugenia Tognotti, Alessio Squassina, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. Alla giornata hanno preso parte circa 400 ragazzi provenienti delle quarte e delle quinte dei licei e degli istituti “Alberti”, “Euclide”, “Michelangelo”, Convitto nazionale e “De Sanctis-Deledda” di Cagliari, “Brotzu” e “Primo Levi” di Quartu, “Giua” di Assemini, “Piga” di Villacidro, “Emanuela Loi” e “Gramsci-Amaldi” di Carbonia, “Asproni” e “Fermi” di Iglesias. Al concorso “Reporters Unistem day 2019” hanno partecipato altre cinque team con i video “Cagliari accoglie Unistem”, “Ognuno di noi è una staminale”, “Unistem2019: una giornata dedicata alla scienza”, “La conoscenza rende liberi” e “La ricerca è…”.