Il villaggio, le gallerie e la fonderia dell’antica miniera di Brecca diventano visitabili grazie all’impegno di volontari e appassionati
Il Comune di San Vito e alcuni volontari e appassionati, hanno recuperato e reso fruibile il sito minerario di Brecca, dal quale veniva estratta la stibina, un minerale ricco di antimonio e molto ricercato.
E’ stato sistemato il viale di accesso e i sentieri che i minatori tutti i giorni percorrevano dal piccolo villaggio alle gallerie; una di queste, la galleria San Samuele, è state messa in sicurezza e oggi si può visitare. Anche il villaggio che un tempo ospitava i minatori e l’ingegnere minerario inglese John M. Moss è stato ripulito e trasformato in una piacevole oasi per il pic nic. Il tutto con il bellissimo panorama sulla bella e accidentata gola granitica del Rio Brecca. Brecca è quindi il primo sito minerario reso fruibile dai turisti a costo zero.
Una grande soddisfazione per Sandro Mezzolani, ispiratore del progetto ed ex Responsabile del Parco Geominerario per l’area del Sarrabus-Gerrei: “Ho sempre pensato di vedere i turisti nelle gallerie e nell’area di Brecca; il luogo è bellissimo e carico di storia. Anche dal punto di vista geominerario Brecca è fra i siti piu’ interessanti del Sarrabus, con il suo ricco giacimento di antimonio e oro”.
Brecca si inserisce finalmente nel ricco circuito regionale dei siti minerari recuperati; lo fa nel modo più interessante e sostenibile, ovvero con minimi investimenti ma con grande impegno da parte dei volontari e degli appassionati di storia locale. In occasione della XI giornata nazionale delle miniere, il 25 e 26 maggio, si terrà a San Vito un convegno sulla storia delle miniere di antimonio e sulle prospettive turistiche del piccolo ma interessante sito; durante la domenica sarà invece possibile visitare il villaggio, le gallerie e la fonderia dell’antica miniera.